L’ufficio di domani presentato al padiglione Mies van der Rohe di Barcellona
Come sarà l’ufficio di domani? Chi meglio da professionisti e studenti di architettura provenienti da vari paesi può concepirlo, coadiuvato dalla realtà virtuale?
L’azienda svizzera USM Modular Furniture e ADEYAKA, in collaborazione con la Fundació Mies van der Rohe di Barcellona, hanno presentato la terza edizione del concorso ModuLAB, destinato ad architetti, designer e studenti, nato per riflettere sugli spazi di lavoro di oggi e di domani.
Il concorso ha previsto l’utilizzo del sistema modulare iconico, USM Haller, e del configuratore online dell’azienda, per immaginare un ufficio ideale all’interno del celebre Padiglione, progetto realizzato da Ludwig Mies van der Rohe e Lilly Reich in occasione dell’Esposizione Universale del 1929.
Creatività, design e architettura per l’ufficio di domani
L’edizione ha ricevuto 125 progetti da parte di professionisti e studenti in architettura e interior design provenienti da Spagna, Italia, Portogallo e Danimarca.
Gli studenti sono stati invitati a evolvere idealmente gli ambienti, rivelando, come ha detto di Katrin Eckert, direttore creativo di USM Modular Furniture oltre che designer, “molto coraggio e la determinazione” necessarie “per portare semplicità in un progetto come questo”.
L’attenta giuria, composta da Eduardo Arjonilla Sánchez, Katrin Eckert, Daria de Seta, Javier Guardiola Pilae Maria Juul Løhde, con Yolanda Ortega Sanza supervisionare la segreteria, ha selezionato tre proposte tra le due categorie: professionisti e studenti. I criteri di selezione erano incentrati sull’eccellenza architettonica, sulla scelta degli arredi e sulla creazione di spazi all’avanguardia, che alla fine hanno determinato i finalisti.
Logiche da comunità e schemi più giocosi nell’ufficio di domani
Per la categoria professionale, le tre spagnole vincitrici, Maria Camila Martínez, Maria Camila Joaqui, Manuela Molina, hanno concepito uno scenario simile a una comunità, con “uso diverso degli elementi, generando un intero zoccolo massiccio, come un’anello continuo di un unico colore alla scala del lavoro, mentre la parte superiore crea una struttura molto più leggera per lo stoccaggio e la suddivisione degli spazi”.
Per la sezione Office Topography, gli architetti Adrián Moreno Canosa,Pablo Toribio Fernández, dello studio MoTA di Madrid hanno presentato una proposta di rottura degli schemi consueti, “attraverso una geometria organica che genera una successione di spazi dinamici. Allo stesso modo, la scelta di un colore uniforme e di un solo tipo di modulo USM, permette di rafforzare l’idea, attraverso un modo non tradizionale e giocoso di concepire un futuro posto di lavoro”.
Fra gli studenti vince un italiano
Nell’area studenti, contrassegnata dalla sezione Fresh Air, il premio è stato vinto da Sean Moyano, Università di Architettura La Sapienza di Roma. “La proposta fa un uso molto interessante degli arredi, utilizzandoli in modo ingegnoso all’esterno e creando continuità con la sequenza degli spazi interni. La scelta del monocromo bianco non entra in competizione con i materiali nobili del padiglione. L’idea dell’ombreggiatura aggiunta al sistema USM e l’impegno con gli elementi architettonici sono molto interessanti”.