Il cioccolato salva pianeta (e cacao free)
La coltivazione del cacao non è propriamente sostenibile: l’industria che presidia la lavorazione è responsabile del 45% della deforestazione in Africa, del consumo dei 24.000 litri di acqua usati per produrre, del milione e mezzo bambini messi al lavoro illegalmente e di 1/3 delle emissioni di CO2 nel mondo, dopo industria del formaggio e dell’allevamento.
La cosa non è sfuggita a quattro giovani in gamba: Massimo Sabatini, Giuseppe D’Alessandro, Riccardo Bottiroli e Massimo Brochetta. Il primo arriva dal settore petrolifero e del gas, il secondo è esperto in marketing nel settore cioccolato, mentre Bottiroli è ricercatore esperto nel settore alimentare in Olanda e insieme a Brochetta aveva già partecipato alla creazione di prodotti alimentari innovativi.
Insieme, i quattro giovani hanno concepito una alternativa al cacao, creando il Freecao: un semilavorato con base carruba che promette di dare una bella scossa al mercato.
Il cioccolato cacao free: carruba, latte di avena e burro di karité
Da qui, è nata una delle startup finanziate dall’acceleratore Foodseed, Foreverland, che ci propone un cioccolato non cioccolato dal sapore fantastico e con valenze nutrizionali straordinarie: privo dei 9 principali allergeni, tra cui latte e frutta a guscio, non contiene glutine né caffeina, e già oggi contiene il 50% in meno di zuccheri (rispetto a un cioccolato al latte tradizionale), senza l’uso di ingredienti artificiali.
“Ricordo che i miei nonni, in Puglia, la consumavano chiamandola ‘il cioccolato dei poveri’ per la sua somiglianza in termini di colore e consistenza”
D’Alessandro, cmo di Foreverland
Fra l’altro la carruba è un legume tipico dell’area mediterranea e l’Italia ne è uno dei principali produttori al mondo! Da lì, il gruppo è partito nella sua sperimentazione, sfociata in un semilavorato che è la base per prodotti dal gusto assolutamente identico a quello del cacao.
“Sul gusto abbiamo lavorato parecchio, all’inizio non era così buono”. Grazie a tecniche avanzate del comparto foodtech avviene la fermentazione, che è fondamentale perché, come spiega ancora d’Alessandro, “i polifenoli del cacao si esprimono durante la lavorazione”.
Laboratorio a Milano e sede a Conversano, vicino a Bari, Foreverland ha intenzione di portare in Puglia il primo stabilimento pilota entro il 2024 per produrre il semilavorato, che sarà a disposizione dell’industria alimentare.
Il cioccolato salva pianeta: riduzione dell’80% di CO2
Il Freecao promette di dare vita al cioccolato del futuro, riducendo l’impatto ambientale di percentuali poderose: meno 80% di emissioni di CO2 e meno 90% di consumo di acqua rispetto al cacao.
Inoltre, una notizia bellissima per i proprietari di cani:” i prodotti a base di Freecao potranno essere mangiati anche dai nostri amici a quattro zampe, perché sono privi di teobromina, l’agente del cacao per loro dannoso.“
Quanto ai costi, va tenuto in considerazione l’aumento costante della materia prima cacao, cosa che renderà Freecao più economico del tradizionale prodotto con il passare degli anni. Per ora si parla solo di cioccolato ma all’orizzonte ci sono anche caffè e creme spalmabili.
Attualmente, in commercio c’è la box da 12 praline presente sull’ecommerce di Freecao.
Molto bello anche lo slogan sulle scatole: