La sua, è probabilmente la prima Medusa conturbante, ricca di bellezza. E come tutte le sue opere, “esce” letteralmente dal perimetro della cornice, pervasa di colore all’altezza del campo visivo.
Questa è la firma estetica di Cristian Basile, artista che ci dimostra come la vocazione autentica sgorghi spontanea e inarrestabile. Diventato famoso per le sue scimmie antropomorfe, dal muso ciclopico, animate da rivoli di giallo fluorescente, di polvere dorata, di fucsia su nero lucido, Basile si è ritrovato catapultato in un successo che è, effettivamente, un participio della parola “succedere”.
«Da ragazzo avevo la passione per gli oggetti di design anni 50 e 60: li compravo ai mercatini o alle aste, li rimettevo a posto, li rivendevo».
Ed è così che Basile, giovanissimo, poco più che diciottenne, fa la sua prima mostra di oggetti di design e muove i suoi primi passi nello scenario artistico, conoscendone alcuni protagonisti e scoprendo la vocazione per le lavorazioni chimico materiche. Proprio nel mondo del design Basile trova l’ispirazione per i suoi archetipi: un polimero riciclato –la plastica ABS- e le vernici, anche biologiche. Resine, colori fluorescenti e metal, wrap, si fondono in un insieme tridimensionale che vede nell’artigianalità il suo totem.
Circa 250 opere in poco più di due anni
I suoi giganteschi musi di scimmia che si affacciano dalla cornice fanno il sold out. Si tratta proprio di uno di quei fenomeni di mercato immediati, capaci di fare breccia subito.
Cristian forgia, di getto, le sue scimmie, seguendo un canovaccio che sembra inscritto dentro sé. «Quando produco le mie opere entro in un’altra dimensione, stacco da tutto, viaggio dentro me stesso». Da settembre 2022 a oggi, le oltre 250 opere prodotte hanno preso la via di Milano, Parigi –a St Paul de Van-, Pietrasanta, Vienna.
Con la stessa immediatezza che ha caratterizzato l’esordio: «quando ho portato le prime cinque opere alla galleria Art Luxury, che mi segue a Milano, mi hanno chiamato dopo pochissimo tempo per commissionarne altre dieci, poiché le avevano vendute». Le opere sono coperte da copywright, non possono essere acquistate e stampate in 3D come alcuni usano fare, perché sono protette. Possono essere acquistate solo dell’artefice.
«La mia scimmia è scolpita nel legno, il materiale viene scaldato con un processo particolare, che lo porta a prendere le sembianze desiderate. Ogni cosa implica l’uso delle mani. Ho fatto anche io NFT, ma prediligo l’arte in senso tradizionale, dove ci si sporca le mani».
Il dono a Fondazione Veronesi
Forte è il legame fra Cristian Basile e la figura di Umberto Veronesi, in virtù di una patologia che l’artista ebbe da bambino, quando gli fu diagnosticata una forma benigna di tumore a cui seguirono anni di terapia.
«Inizialmente la malattia si presentò con un dolore molto forte al polpaccio e dopo vari tentativi diagnostici e molto dolore finalmente la diagnosi. Si trattava di un tumore benigno al femore sinistro. Così sono iniziati i cicli di chemioterapia. La mia immensa gratitudine per la ricerca scientifica mi porta oggi a donare alcune delle mie opere a Fondazione Veronesi: mi sento in dovere di fare qualcosa, di dare il mio contributo, soprattutto in un momento in cui la vita mi restituisce gioia e soddisfazioni».
Il 13 giugno sono state infatti poste in vendita una serie di opere donate alla Fondazione Veronesi, create con il mix materico cromatico che ormai rappresenta l’iconografia di Basile.
Ora è tempo di Medusa
Le scimmie sono universalmente apprezzate in quanto simbolo evoluzionistico, ma, come evidenzia l’artista “hanno accontentato un pubblico più maschile”. Ora è la volta di un soggetto più idoneo alla fascinazione femminile.
«Sono innamorato della storia egizia e della mitologia. Medusa, anche in Caravaggio, ha un’iconografia spaventosa, non è mai piacevole a vedersi. Perciò, ho reso bella l’immagine della medusa. La ho ricreata come la illustra la storia, bellissima, con un viso principesco».
Stupendo, il trittico ceruleo con gli occhi della splendida gorgone illuminati da polvere dorata. Oppure, Medusa appare candidamente bianca, voluttuosa, circondata solo da un fregio.
Intanto, Basile guarda oltreoceano, in particolare al mercato americano e a Dubai. Ferve già la creazione del prossimo personaggio, questa volta in coppia e non singolo. Ma per ora è coperto dal più severo riserbo…