“Così abbiamo inventato gli spaghetti all’Assassina”
“Gli spaghetti all’Assassina? Li abbiamo inventati noi e chi dice il contrario mente”. C’è un misto di orgoglio, fierezza e divertimento nella voce del cavalier Pietro Lonigro, titolare della storica osteria barese “Al Sorso Preferito”.
La leggenda vuole che quella che è diventata “La” ricetta per eccellenza della cucina di Bari sia nata proprio nello storico locale sito in via Vito Nicola de Nicolò al civico 40.
“Sono sessant’anni che cuciniamo gli spaghetti all’Assassina, all’epoca il ristorante si chiamava ancora “La Marianna” – prosegue Lonigro – Oggi questo piatto a causa o grazie ai Social Network è diventato famoso in tutto il mondo e sono tantissimi gli stranieri che vengono qui a chiedere di mangiare proprio questa portata. E pensare che il tutto è nato per caso, da un errore”.
Sì, perché l’Assassina altro non è che una diavola riuscita male: “Stavamo preparando una portata tradizionale quando per caso abbiamo bruciato la padella – rivela ancora Lonigro – così per correggere l’errore abbiamo abbondato con il peperoncino e abbiamo servito il tutto ugualmente. I commensali, dopo aver gradito, hanno esclamato all’unisono: Buoni questi spaghetti, ma sono proprio degli assassini!”
E così è nata l’Assassina come la si conosce oggi.
Il titolare de “Al Sorso Preferito” tutto si aspettava fuorchè questo improvviso successo mediatico: “Noi cuciniamo l’assassina da sempre, ma negli ultimi anni abbiamo avuto un vero e proprio boom di stranieri giunti al locale apposta per questi spaghetti (all’estero il piatto è conosciuto anche come “Killer Pasta” come riportato nell’articolo di Alessia Carofiglio – ndr). Anche le interviste sulla ricetta sono incrementate esponenzialmente, ma il segreto dell’Assassina non si può rivelare“.
Una cosa, però, è certa: “Quella che spesso si vede proprio nelle immagini di Internet non è la vera Assassina – chiosa Lonigro – In molti applicano la tecnica della risottatura per preparare questo piatto, ma quelli originali non si preparano così“.
L’ unica soluzione? Recarsi “Al Sorso” e “uccidere” le proprie papille gustative con l’aggiunta di un buon bicchiere di vino rosso.