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Mulino Bianco: 50 anni di storia celebrati insieme ai dipendenti

Mulino Bianco: 50 anni di storia celebrati insieme ai dipendenti

Un’azienda vissuta come una famiglia. Entrata nel cuore delle famiglie con quel Mulino che rappresentava, simbolicamente, la natura, il legame con la terra, l’autenticità dei prodotti.  Oggi sono 140 i prodotti di Mulino Bianco, che festeggia “50 anni di ricordi buoni”. Coinvolti nei festeggiamenti, 1882 dipendenti, che negli stabilimenti di Novara, Ascoli, Cremona, Melfi, Rubbiano, hanno messo in pausa la produzione per lasciare fluire ricordi, aneddoti. Per raccontare cambiamenti tecnologici o episodi significativi della loro vita aziendale.

mulino bianco
Stabilimento Cremona

Come fa Rosangela Frassi, operatrice di reparto nello storico stabilimento di Cremona, fondato nel 1974 a ttivo su ben 8 linee produttive e 25 ricette. 

Quando abbiamo dato il via alla nuova linea del Pan Bauletto, abbiamo iniziato una fase di formazione con tecnici, softwaristi e macchinisti. Era un periodo di apprendimento continuo in un bel clima con tanta voglia di fare, entusiasmo e collaborazione nel gruppo. E quando abbiamo testato la linea, ricordo lo stupore e l’emozione di vedere uscire le prime teglie di Pan Bauletto. Sentivo, e tutt’ora sento, un forte legame con questa linea che ho visto nascere e che è stata un’opportunità per imparare davvero come si fa il pane, approfondendo allo stesso tempo la grande attenzione dell’azienda alla qualità e agli ingredienti. E saperlo fare è una soddisfazione enorme”.

O Luca de Vito, capoturno, che aveva 35 anni quando ha avviato la prima linea Mooncake Pan di Stelle, raccontando il prodotto “molto particolare che deve la sua delicatezza ad una cottura a vapore che si ispira a quella usata nella tradizione giapponese. Si basa su una tecnologia complessa e, pertanto, una grande sfida. È servito tanto impegno da parte di tutti i team coinvolti nel progetto. Grazie alla perseveranza e al lavoro di squadra, nonostante le difficoltà siamo riusciti a rispettare i tempi e soprattutto ottenere ottimi risultati”.

140 referenze, 50 linee produttive, oltre 1.800 dipendenti

Dall’ottobre 1975 – con il debutto dei primi biscotti (Tarallucci, Molinetti, Pale, Campagnole, Galletti e Macine) – a oggi, Mulino Bianco ha portato sulle tavole degli italiani tantissimi prodotti diventati parte della cultura nazionale. Campagne memorabili, fra le più amate ricordiamo quella con Orietta Berti. Oggetti iconici come la tazza in coccio, la radio sveglia e le “Sorpresine”, personaggi come il Piccolo Mugnaio Bianco e la gallina Rosita sono tutti elementi distintivi che hanno saputo costruire un legame profondo con generazioni di consumatori.

Naturalmente, la pubblicità con il Mulino ha avuto un peso sostanziale nel racconto, poiché ha portato la poesia di un vero mulino, situato per la precisione a Chiusdino, in provincia di Siena. Con una narrazione sapiente e una ricerca costante sul prodotto, il brand è entrato nelle case e nei cuori.  Il messaggio subliminale o espresso è sempre stato natura, condivisione, affetto e amore per le cose semplici. 

Le linee produttive –negli stabilimenti italiani del Gruppo Barilla– sono 50 e  insieme occupano una superficie di 1.180.000 metri quadri. 

In questi 50 anni Mulino Bianco ha saputo ritagliarsi un posto speciale nella quotidianità degli Italiani e nei loro ricordi, grazie anche a chi, anno dopo anno, con passione, professionalità e dedizione, ha collaborato alla scrittura di ogni pagina di questa bellissima storia – commenta Carolina Diterlizzi, Marketing Vice President Mulino Bianco  Mulino Bianco oggi è un brand così amato anche grazie al cuore, alle mani e ai sorrisi di chi ogni giorno ha creduto in un sogno buono. Ed è proprio con queste persone che oggi vogliamo condividere questo traguardo, festeggiando insieme.

 È anche attraverso il loro supporto che Mulino Bianco sì è evoluto ed è rimasto rilevante nel tempo. Mezzo secolo di storia in cui abbiamo contribuito a costruire un mercato che, anno dopo anno, continuiamo ad innovare con prodotti capaci di rispondere alle esigenze dei nostri consumatori. A tutti coloro che hanno fatto la propria parte per questo successo va il nostro grazie”.

Una pubblicità iconica nel mondo del marketing

Il primo spot fu in bianco e nero, nel 1976. Il Mulino, i volti delle persone che echeggiavano la società contadina, i biscotti dalla forma irregolare come quelli della nonna, dettagli della grafica che riprendevano alcuni font di tempi antichi: soprattutto, la tazzona in cui si “pucciava” il biscotto. Memorie nostalgiche, senso di quiete, autenticità, sono stati il messaggio chiave. 

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Oggi, nell’evoluzione naturale della comunicazione, è Benedetta Parodi la protagonista della campagna Specialità della casa. A dire il vero sono i consumatori, che portano nel cooking show, la loro interpretazione dei prodotti. Al centro della scena, Piadelle, Tigelle, Pinsa e la nuova Puccia. Come sempre, il dialogo emotivo con il consumatore è centrale: stavolta rendendolo protagonista e attivando meccanismi della vita quotidiana dentro il claim “quando c’è la specialità della casa, ogni momento diventa speciale”.  

Immagine di Monica Camozzi

Monica Camozzi

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