Medicina rigenerativa: anti aging o pro giovinezza?
L’invecchiamento si può rallentare? La giovinezza è prolungabile? Questo è uno dei temi cruciali del nostro tempo. Sentiamo parlare ovunque di anti aging, ma il termine sarebbe improprio. A spiegarci in primis cos significa invecchiamento e come modularlo –perché fermarlo per ora non si può, è un esperto, Francesco Balducci.
Medico funzionale, atleta, esperto in nutrizione e in medicina rinegerativa, Balducci ci spiega che “anti aging è un termine scorretto. In realtà dovremmo parlare di medicina potenziativa, rigenerativa, tradizionale ed Ippocratica nel senso che si dovrebbe cercare di evitare l’insorgere di malattie degenerative croniche”.
Cos’è l’invecchiamento? Come si può agire pro giovinezza?
“La vecchiaia è la progressiva perdita della capacità di adattamento agli stimoli ambientali –prosegue Balducci- Possiamo paragonarla a una malattia, si diventa fragili. Ma non conta tanto l’età anagrafica, quanto quella biologica, dei mitocondri che sono i motori energetici delle nostre cellule. La componente genetica incide al 30%, tutto il resto è impatto ambientale. Secondo Balducci, “la veloce trasformazione ambientale imposta dalla tecnologia non è bio e nemmeno eco-compatibile”.
Non esiste giovinezza senza funzione
“La medicina convenzionale risolve in caso di patologie acute, ma non previene la patologia cronica. E mantenere la giovinezza significa promuovere l’efficienza psico fisica: non esiste giovinezza senza funzionalità”. Possiamo condizionare il nostro invecchiamento? “Assolutamente si, attraverso stili di vita e strategie precise, che comprendono non solo alimentazione e sport ma tantissime altre cose. Le emozioni, ad esempio, sono peptidi che danno informazioni alla cellula. Anche il modo di pensare è fondamentale”.
I fattori fisiologici che inficiano la giovinezza
Già verso i 30 anni inizia l’invecchiamento endocrino: gli ormoni anabolici, testosterone, estrogeni, iniziano lentamente a involvere. “La pelle è uno degli organi che maggiormente manifestano gli insulti del tempo –continua Balducci- Diminuisce la frequenza cardiaca, si irrigidisce il diaframma che noi usiamo malamente. Aumenta il cortisolo legato allo stress e tende ad aumentare anche l’insulina per eccesso di carboidrati”.
Lo stress ossidativo, legato all’eccesso di radicali liberi e alla mancanza di ossigeno, è uno dei principali nemici della giovinezza, perché porta infiammazione cronica silente.
Cosa invece è pro giovinezza?
La medicina rigenerativa, come abbiamo spiegato, si preoccupa di ridurre l’impatto dell’aging, più che essere anti. Rinvigorisce, reintegra, per portare alla piena efficienza mentale e fisica il più a lungo possibile.
Quali sono i pilatri della medicina rigenerativa?
“Alimentazione secondo natura, attività fisica, gestione dello stress, integrazione secondo il biotipo, eliminazione degli interferenti endocrini, riduzione dell’impatto degli inquinanti, rispetto dei bioritmi naturali, miglioramento dell’efficienza immunitaria, allenamento delle capacità di adattamento” spiega Francesco Balducci, elencando i fattori chiave che dobbiamo contemplare se vogliamo agire pro giovinezza.
Indici di senescenza: ecco i nostri fattori aging
Chiunque si occupi di anti aging sa qual è uno dei nemici primari: lo zucchero. In particolare la glicazione, che avviene quando esso si lega alle proteine.
“Il nostro ambiente ci porta tante sostanze xenobiotiche, avverse alla vita, come ftalati, PFAS, pesticidi, microplastiche tutti interferenti endocrini che mandano in frantumi l’equilibrio ormonale dell’organismo–prosegue Balducci. “Tiroide, metabolismo energetico, cervello, apparato riproduttivo sono i fattori più colpiti”.
Lo stress e l’ipossia, ovvero la mancanza di ossigeno a livello cellulare, sono sicuramente fattori chiave di aging.
Eliminare lo stress ossidativo per agire pro giovinezza
Lo stress ossidativo subentra quando i radicali liberi sono eccessivi e superano le capacità di difesa del nostro organismo, che ha il suo esercito antiossidante (di cui fanno parte vitamina C, selenio, coenzima Q10, flavonoidi, fra gli altri). “I radicali liberi fanno danni devastanti e una delle nostre prime barriere difensive è la melanina.
Anche la melatonina, ormone del sonno, ha funzioni antiossidanti. La superossidodismutasi, alfiere dell’esercito antiossidante, viene stimolata dall’attività fisica ad esempio”. Ma cosa ci ossida? Fumo, alcol, stress, farmaci, eccesso di tintarella, zuccheri raffinati, sostanze chimiche…la lista è lunghissima. Perciò lo stress ossidativo resta uno dei fattori più urgenti su cui intervenire.
Il DHEA, l’ormone della giovinezza
“Il DHEA è il precursore di estrogeni e testosterone, ha una azione meravigliosa sulla pelle, modula le metallo proteinasi, enzimi che degradano collagene ed elastina. Inoltre il DHEA ha una azione regolatrice sul profilo lipidico, migliora il rapporto fra trigliceridi e HDL (High Density Lipoprotesi). Infine, il DHEA stimola l’acido nitrico, fondamentale per la salute endoteliale. È una molecola straordinaria, che agisce anche sulla psiche. I valori ottimali di DHEA sono fra 200 e 400, li si può rilevare facilmente. Fra i preparati naturali, la Dioscorrea villosa stimola la produzione di DHEA”.
Quali test fare per agire pro giovinezza e anti aging?
I nemici della giovinezza sono tanti. Ma la scienza 20 anni fa ha scoperto che il 90% e oltre del modo in cui invecchiamo o ci ammaliamo dipende da fattori ambientali. La scienza epigenetica ci sta rivelando che come mangiamo, come viviamo e come pensiamo ha un impatto altissimo su salute e giovinezza.
Uno dei più fattori più importanti da controllare è la glicazione, come spiega Balducci. “Si tratta di un attacco delle glicotossine degli zuccheri sulle proteine strutturali. Il diabete è un esempio evidente di glicazione del corpo, della proteina più nobile che porta ossigeno, l’emoglobina, che si caramellizza. Ma tutte le altre proteine, come collagene ed elastina, vengono glicate”. Carnosina e acido alfa lipoico sono preziosi contro la glicazione. “Andrebbe controllata la fruttosamina, indice precoce di problemi dell’asse zuccheri-insulina”.
Il D Rom Test: per controllare lo stress ossidativo
“Questo test rileva il numero di radicali liberi. Fatto insieme al Bap test, ci dice in che condizione è la barriera antiossidante endogena. Capire se siamo ossidati è importantissimo, perché la lipo-perossidazione, quando agisce sulle membrane lipidiche, può determinare frazioni piccole del colesterolo ossidate (LDL), primo passo della famosa placca che crea depositi di calcio. Ma pericolosa è l’ossidazione del colesterolo, quindi della parte lipidida. Anche qui, esiste un esame specifico, l’MDA (MalonDialDeide)”.
Controllare l’invecchiamento ormonale per agire pro giovinezza
“Gli ormoni sono lipidici, il nostro invecchiamento è dovuto alla scarsa ingestione di grassi buoni”- rivela il medico, sfatando un falso mito molto radicato. “Gli ormoni hanno una natura proteica o lipidida, spesso sono polipeptidici. Le proteine sono molto importanti, anche per il sistema immunitario. Ogni giorno dobbiamo chiederci ‘dove sono le mie proteine quotidiane’? Putroppo le persone spesso ontroducono i grassi sbagliati. Il coloesterolo non è dannoso in sé: è il precursore di tutta la catena ormonale, della vitamina D, ha funziona antiossidante. Solo, non deve essere glicato: il vero nemico è lo zucchero”.
Come iniziare un percorso di medicina rigenerativa?
“Prima di tutto, va fatta una anamnesi per comprendere quali carenze nutrizionali e interferenze ambientali ha la persona. Poi si procede con alimentazione corretta, integratori, strategie per stimolare la mitocondriogenesi, attività fisica . L’infiammazione cronica silente è uno dei nemici primari della nostra giovinezza e va modulata. L’ambiente in cui viviamo è altamento pro infiammatorio per inquinanti, stress, alimenti scorretti, vita sedentaria”.