Petit Bambou non è “una” App. È l’App di meditazione e respirazione più amata in Europa, con oltre 11 milioni di utenti, disponibile in 6 lingue.
Fino a ieri, usata per meditare e rilassarsi, con oltre mille sessioni guidate da molteplici esperti in aree come sonno, ansia, stress, relazioni, lavoro: tutte pratiche iscritte nel segmento del cosiddetto benessere mentale, che in Italia è aumentato del 9,9% nell’ultimo anno per un giro d’affari di 3 miliardi di dollari.
Oggi, contro la ridda di malesseri della società moderna, arriva un alleato prezioso: l’autoipnosi. E arriva sotto forma di programma a cura di un professionista preparatissimo: Manuel Mauri, Psicologo Clinico, Psicoterapeuta e Ipnoterapeuta, con alle spalle anni di studio presso la Milton H. Erickson Foundation, Inc. a Phoenix, Arizona, USA, oltre che una certificazione in Clinical Hypnosis and Brief Psychotherapy con un training di 100 ore condotto dal Dr. Michael Yapko a Carlsbad, California. Ad adiuvandum, Mauri è Master pratictioner in PNL.
La figura perfetta per insegnarci a usare la mente come alleato, non come sabotatore. E ce lo spiega lui stesso, rivelando la differenza fra un normale percorso di meditazione e l’auto – ipnosi.
Il potere dell’auto - ipnosi
La mente innesca il suo pilota automatico, una gabbia di pensieri ripetitivi che formano una sorta di “disco registrato”: ne formuliamo circa 60.000 ogni giorno. Il pilota automatico serve a farci risparmiare energia, ma ci mantiene bloccati in credenze limitanti che ostacolano il nostro vero potenziale. L’ipnosi, raccomandata già nel 1955 dall’Associazione Medica Britannica per trattare problemi psicologici e malattie psicosomatiche, offre una via di fuga da questo ciclo.
Che differenza c’è fra ipnosi e autoipnosi? La prima richiede uno psicoterapeuta o un professionista, che guida la persona nella creazione dello stato ipnotico. Nell’autoipnosi la persona impara autonomamente la procedura insegnata dal terapeuta per generare lo stato di trance.
Ciò offre maggiore autonomia, consentendo alla persona di scegliere quando e come utilizzare lo stato ipnotico, in base alle proprie esigenze, senza dipendere da un intervento esterno.
Il processo di autoipnosi si basa su una procedura specifica, che coinvolge spesso l’uso di numeri, immagini mentali o sensazioni corporee.
La persona impara a riconoscere le immagini e le sensazioni che la conducono a uno stato di calma e tranquillità. Attraverso tecniche di respirazione e conteggi progressivi, si acquisisce la capacità di accedere a livelli crescenti di rilassamento e distensione psicofisica, favorendo così un miglior controllo del proprio stato emotivo e mentale.
Qualche esempio? “Si può imparare a regolare la reazione al dolore; oppure gestire le emozioni forti che emergono da ricordi, eventi traumatici o persino da una naturale empatia verso una situazione o un compito da svolger” spiega Mauri. Ma soprattutto, ci spiega cosa significa “trance”, una parola spesso alterata da interpretazioni poco consone.
Cos’è il trance e perché ci orienta al benessere
L’autoipnosi ci fa accedere a stati di trance profondi. Ma cosa significa questa parola? Ce lo spiega Manuel Mauri, vero esperto in materia.
“La trance è uno stato di coscienza caratterizzato da un’attenuazione della consapevolezza dell’ambiente esterno e da una maggiore focalizzazione interna. In questo stato, la persona può più facilmente provare una profonda rilassatezza, una riduzione dell’auto-critica (giudizio o dialogo interiore negativo) ed una maggiore apertura a nuove idee e suggestioni.”
Cosa possiamo fare in trance, che in stato diverso non potremmo fare?
“Durante la trance, la persona può diventare meno consapevole delle distrazioni esterne, permettendo un’esperienza più intensa e profonda del proprio mondo interno. La mente è più predisposta a concentrarsi su specifici pensieri o immagini, facilitando processi di cambiamento e guarigione.
La trance aumenta la suscettibilità alle suggestioni, rendendo più facile l’assimilazione di nuove idee o comportamenti sempre se ritenuti in linea con i propri valori e la propria morale(non si può indurre qualcosa a qualcuno senza il suo consenso o contro la sua volontà)”.
Perciò, nella pratica psicoterapeutica, queste tecniche inducono I pazienti a esplorare emozioni profonde, affrontare trauma, modificare schemi di pensiero disfunzionali.
13 esercizi per aprire la porta interiore, oltre la mente razionale
Il programma che si trova in Petit Bambou è composto da 13 esercizi suddivisi in 4 capitoli, per accedere gradualmente al mondo dell’ipnosi. Questo percorso consente di sperimentare stati di maggiore pace interiore, distacco emotivo, concentrazione e motivazione.
L’obiettivo è imparare in modo naturale a utilizzare risorse interne che sono già presenti, ma spesso sconosciute o non sfruttate. Perché la mente razionale, come spiega Mauri, è disturbata da tensioni o caratterizzata da pensieri frammentati. “Imparare a usare la mente” significa acquisire in modo naturale la capacità di accedere a un livello di coscienza più rilassato, distaccato e sereno.
Strutturate come un racconto, le sessioni creano un viaggio onirico che conduce al cuore dei meccanismi inconsci, offrendo un’esperienza di profonda consapevolezza, portando l’utente al centro della mente.
“Gradualmente, si sviluppa la capacità di rimanere rilassati e concentrati, entrando in uno stato di distensione in maniera sempre più spontanea.”
Stress, ansia dolore cronico, problemi di peso: i benefici tangibili
Vari studi evidenziano i benefici dell’autoipnosi. Essa riduce lo stress e l’ansia del 30%, aiuta nella gestione del dolore cronico con una riduzione del 45%, migliora la qualità del sonno, aumentando del 25% il sonno profondo. Inoltre, l’autoipnosi si è rivelata utile per il controllo del peso, con una perdita media di 5-7 kg in sei mesi mantenuta per oltre un anno, e ha mostrato un tasso di successo del 48% per coloro oche desiderano smettere di fumare entro tre mesi, rispetto al 28% di altri metodi.
A questa meravigliosa tecnica, sempre curate da Manuel Mauri, Petit Bambou aggiungerà “Viaggi notturni”, ideato per interrompere il ciclo di pensieri ricorrenti che spesso ostacolano l’addormentamento. Attraverso l’uso di visualizzazioni guidate, suddivise in 8 viaggi tematici, il programma invita a spostare l’attenzione su scenari immaginativi, favorendo così il rilassamento mentale.
L’utente è semplicemente trasportato ad ascoltare la guida e a lasciar fluire liberamente la propria immaginazione, per raggiungere uno stato di calma e facilitando il sonno.