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È nato prima il panettone o il pandoro? Un viaggio tra storia, leggende e tradizioni natalizie

Con l’arrivo del Natale, ogni anno nelle case italiane si rinnova una dolce contesa: panettone o pandoro? Due dolci iconici, simbolo del Natale italiano e delle tradizioni regionali, entrambi nati al Nord, ma ognuno con una storia propria, che racconta aneddoti, curiosità e misteri. Ma quale dei due dolci è davvero nato per primo? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Panettone e pandoro: origini e leggende

Il panettone, dolce tradizionalmente milanese, ha origini che affondano le radici nel Medioevo. Si racconta che già nel Trecento, a Milano, si preparassero dolci a base di pane arricchito con frutta secca, miele e uva sultanina, un lusso riservato alle feste. Il termine “panettone” comparve solo più tardi, e la sua forma e composizione iniziarono a definirsi nel XV secolo, diventando progressivamente simile al dolce che conosciamo oggi.

Il pandoro, invece, è associato alla città di Verona, e molti lo fanno risalire al periodo della Repubblica Veneziana, influenzato dai commerci e dalle spezie orientali. Il pandoro potrebbe essere un evoluzione del “nadalin”, un dolce veronese di origine medievale, a forma di stella, preparato con una pasta soffice e leggera. Il pandoro come lo conosciamo oggi prese forma solo alla fine dell’Ottocento.

La storia del panettone: dalle leggende alla tradizione

La storia del panettone è ricca di aneddoti e leggende. Uno dei racconti più celebri narra che il panettone sia nato alla corte del duca Ludovico il Moro, durante la vigilia di Natale. La leggenda vuole che il cuoco di corte avesse bruciato il dolce destinato al banchetto. In preda alla disperazione, fu salvato da uno degli aiutanti, Toni, che suggerì di utilizzare un pane arricchito con burro, uova, zucchero, uvetta e canditi che aveva preparato per sé.

Il dolce improvvisato ebbe un successo straordinario, e venne chiamato “Pan de Toni”, da cui deriverebbe il nome “panettone”.

Un’altra ipotesi racconta che il panettone sia nato come un dolce legato alle festività contadine. Nella tradizione lombarda, infatti, a Natale si usava portare in tavola un pane più ricco del solito, aggiungendo frutta secca e miele. Col tempo, questa tradizione si raffinò e diventò una vera e propria arte, dando vita al panettone che oggi conosciamo, un dolce soffice e leggero, simbolo di Milano e del Natale italiano.

In ogni caso, il panettone come lo conosciamo oggi si deve in gran parte all’industria dolciaria del Novecento, quando Angelo Motta, pasticcere milanese, introdusse la tipica forma a cupola e l’impasto lievitato a più riprese, che rende il panettone così soffice e alveolato. Grazie alla Motta e alla sua produzione su larga scala, il panettone divenne accessibile a tutti e conquistò le tavole natalizie di tutta Italia.

Il pandoro: dalla tradizione veneziana all’invenzione veronese

Il pandoro, con la sua forma a stella e la soffice pasta dorata, è il simbolo di Verona e rappresenta un altro pilastro delle feste natalizie italiane. Anche il pandoro ha una storia antica, che si intreccia con quella della Serenissima Repubblica di Venezia. Durante il Rinascimento, Venezia era un crocevia di spezie, zuccheri e aromi esotici, che influenzarono la cucina locale e la pasticceria.

Il pandoro potrebbe essere nato come variante del “pane de oro”, un dolce arricchito da polveri dorate che si serviva sulle tavole dei nobili veneziani.

Tuttavia, il pandoro vero e proprio fu brevettato solo nel 1894 dal pasticciere veronese Domenico Melegatti. Melegatti perfezionò la ricetta e ne depositò il brevetto, rendendolo un dolce natalizio dallo stile unico, grazie alla caratteristica forma a stella a otto punte, creata dallo scultore Angelo Dall’Oca Bianca. La ricetta di Melegatti prevedeva una soffice pasta a base di farina, zucchero, burro e uova, senza frutta candita né uvetta, rendendolo differente dal panettone e ideale per chi ama un dolce semplice e delicato.

Panettone o pandoro: quale è nato prima?

Se ci basiamo sui primi accenni storici, il panettone sembra aver preceduto il pandoro, data la sua presenza già nel Medioevo a Milano. Il pandoro, invece, nella sua versione moderna fu brevettato solo alla fine dell’Ottocento. Nonostante queste origini differenti, entrambi i dolci si sono evoluti e raffinati solo nel corso del Novecento, quando l’industria dolciaria iniziò a produrli su larga scala, diffondendo il loro consumo ben oltre i confini delle regioni d’origine.

Curiosità e gusti contemporanei

Oggi panettone e pandoro sono protagonisti di numerose varianti, che rispondono ai gusti di un pubblico sempre più vasto e internazionale. Il panettone gourmet ha guadagnato popolarità grazie alla creatività dei maestri pasticcieri italiani, che sperimentano con ingredienti originali come cioccolato, pistacchio e frutta esotica.

Anche il pandoro ha subito re – interpretazioni: dalle varianti farcite con crema pasticcera o cioccolato fino a quelle ricoperte di glasse e zuccheri aromatici. Alcuni sostengono che il pandoro sia preferito dai bambini per la sua semplicità, mentre il panettone attira chi apprezza i sapori più complessi, come quelli dell’uvetta e dei canditi.

Panettone e pandoro nel mondo

Sia il panettone che il pandoro sono ormai dolci natalizi diffusi a livello internazionale. Il panettone, in particolare, ha conquistato numerosi paesi, soprattutto in America Latina, grazie all’emigrazione italiana. In Brasile e Argentina, il panettone è diventato un dolce natalizio irrinunciabile, noto come “panetón” o “panettone”, e viene spesso arricchito con varianti locali.

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Michela Trada

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