Villa Spalletti Trivelli: slow travel all'italiana tra Arte e Storia nella Città Eterna
Se il 2022 ha rappresentato un anno record per gli investimenti nei luxury hotel italiani, lasciando il testimone ad un 2023 in cui questo trend e’ aumentato progressivamente, ecco che l’anno in corso saluta il mondo travel & destinations con un’ulteriore tendenza: lusso si. ma sostenibile.
La parola d’ordine è slow travel ovvero “rallentare”, distendere il ritmo delle proprie vacanze, rendere meno mordi e fuggi i soggiorni – Italia o estero che sia – approfondendo la conoscenza della destinazione, possibilmente raggiunta con mezzi di trasporto sostenibili e dedicando più tempo a se stessi.
In questo nuovo scenario 2024, il Bel Paese si riconferma la meta prediletta del turismo internazionale, in primis con le città d’arte come Venezia, Firenze e Roma.
Una dimora sospesa nel tempo della Città Eterna
Proprio nella Città Eterna, dove pullulano offerte e strutture in grado di rispondere alle necessità di viaggiatori sempre piu esigenti, esiste un luogo che non ti aspetti, sospeso in un tempo indefinito, dalle morbide atmosfere familiari in un tripudio di storia e arte antica.
Villa Spalletti Trivelli è una splendida scoperta per viaggiatori curiosi, attenti ai dettagli: un luxury boutique hotel che guarda con intima eleganza ai giardini del Quirinale. E che non a caso possiamo definire un magnifico esempio di slow travel all’italiana.
Dimora patrizia dei primi del Novecento, con uno splendido giardino all’italiana, di proprietà della famiglia dei Conti Spalletti Trivelli, oggi gestita dalla quarta generazione, il sorridente Andrea e la gentile Raimonda, questa esclusiva residenza di lusso accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera intima tra storie del passato, eleganti arredi, imponenti arazzi, opere sublimi di arte antica, vasi e oggetti decorativi portati dall’Oriente in tempi ormai lontani e una biblioteca dove trascorrere piacevoli momenti in compagnia di rari manoscritti.
Slow travel all’italiana fra storia risorgimentale e parenti del Bonaparte
Protagonista di primo piano per la storia della dimora è stata Gabriella Rasponi, vedova del Conte Venceslao Spalletti Trivelli, Senatore del Regno, nonché nipote di Gioacchino Murat e di Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone, che agli inizi del Novecento acquistò il terreno davanti ai giardini del Quirinale affidando l’incarico di costruire Villa Spalletti Trivelli all’architetto Domenico Avenali.
Nei primi decenni del Novecento, la villa diventò un salotto artistico-culturale di primo piano a Roma, frequentato da personaggi di spicco dell’epoca, tra cui Romualdo Bonfaldini, Sidney Sonnino e Rabindranath Tagore, premio Nobel per la letteratura nel 1913.
A rendere ancora piu speciale questo boutique hotel è il fatto che sia stato costruito dove un tempo sorgeva la casa di Tito Pomponio Attico, editore amico di Cicerone.
16 camere per fermare il tempo
Con le sue sedici camere tra Suite, Junior Suite e Deluxe Room, la Villa risponde perfettamente al desiderio, sempre più forte del viaggiatore globale, di “disconnettersi” regalando soggiorni di privacy, tranquillità e benessere, durante i quali è possibile rilassarsi approfittando di un delizioso centro benessere con hammam e palestra, oltre che di una terrazza-solarium con vista sui tetti della Capitale più desiderata del mondo.