Incantevole borgo ligure affacciato sul Golfo dei Poeti, Porto Venere è una delle gemme più preziose della Riviera di Levante; potremmo definirla la “sesta” delle Cinque Terre poiché impossibile da non visitare quando si sceglie di trascorrere qualche giorno tra Vernazza, Manarola, Monterosso e Rio Maggiore. Con le sue case color pastello che si affacciano sul mare, i suoi vicoli stretti e le sue viste mozzafiato, Porto Venere è molto più di una semplice destinazione turistica. È un luogo dove la storia, le tradizioni e le curiosità si intrecciano, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e affascinante.
Un viaggio nella Storia
Le origini di Porto Venere risalgono all’epoca romana, ma fu durante il Medioevo che il borgo conobbe il suo massimo splendore. Il nome stesso di Porto Venere sembra derivare da un antico tempio dedicato alla dea Venere Ericina, costruito proprio dove oggi sorge la suggestiva chiesa di San Pietro, uno degli edifici più iconici del borgo. Eretto nel XIII secolo, l’edificio gotico sorge su un promontorio roccioso, regalando panorami spettacolari sulla costa.
Nel corso dei secoli, Porto Venere ha avuto un ruolo strategico come avamposto marittimo della Repubblica di Genova, come testimonia la possente struttura del Castello Doria. Costruito nel XII secolo e ampliato nel XVI, il castello domina il borgo dall’alto, offrendo una vista panoramica impareggiabile sul Golfo dei Poeti e le isole circostanti: Palmaria, Tino e Tinetto.
Le curiosità di Porto Venere
Porto Venere non è solo ricco di storia, ma anche di curiosità che lo rendono un luogo speciale. Tra queste, la leggenda della grotta di Byron, una cavità naturale che si apre nella scogliera sotto la chiesa di San Pietro. Si dice che il celebre poeta inglese Lord Byron, innamorato della bellezza selvaggia di questo tratto di costa, amasse nuotare proprio in questa grotta. Da qui, sembra sia partito per una delle sue audaci nuotate fino a Lerici, dall’altra parte del golfo.
Un’altra curiosità riguarda le “case-torri” di Porto Venere. Le abitazioni del borgo, alte e strette, furono costruite con lo scopo di difendere gli abitanti dagli attacchi via mare. Le facciate colorate, oltre a essere un tocco pittoresco, avevano anche una funzione pratica: aiutavano i pescatori a riconoscere la propria casa anche da lontano, quando rientravano dal mare.
Porto Venere tra tradizioni e cultura
Porto Venere è un luogo dove le tradizioni sono ancora vive e sentite. Una delle festività più importanti è la Festa della Madonna Bianca, che si celebra il 17 agosto. Questa ricorrenza, molto sentita dagli abitanti, rievoca un miracolo avvenuto nel 1399, quando un’immagine della Madonna, custodita nella chiesa di San Lorenzo, si illuminò improvvisamente durante la notte. Oggi, durante la festa, il borgo si illumina con migliaia di candele, creando un’atmosfera suggestiva e spirituale.
Anche la cucina locale è parte integrante della cultura di Porto Venere. Il borgo è famoso per i suoi piatti a base di pesce fresco, come le acciughe sotto sale e il “musciame”, un filetto di delfino essiccato e stagionato, che oggi viene prodotto con tonno. Non possono mancare i tipici testaroli al pesto e i panigacci, sfoglie di pane cotte in speciali testi di terracotta, da gustare con formaggi e salumi locali.
Un patrimonio da scoprire
Porto Venere, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, è molto più di una semplice località turistica. È un luogo dove la storia e le tradizioni si fondono con la bellezza naturale, creando un’atmosfera unica e irripetibile. Visitare Porto Venere significa immergersi in un mondo fatto di leggende, sapori e scorci mozzafiato, un piccolo angolo di paradiso dove il tempo sembra essersi fermato, conservando intatte le sue bellezze per chi ha il privilegio di scoprirle. La stagione migliore per visitarla? In autunno o in primavera inoltrata.