Al via la XIX edizione del Festival Filosofi Lungo l’Oglio: 21 i comuni interessati
Ad un anno dal raggiungimento della maggiore età, il Festival Filosofi lungo l’Oglio torna con una nuova edizione che ha per parola chiave desiderare, invitando i maggiori pensatori contemporanei ad interrogarsi su una nozione, che molto ha a che fare con il nostro presente. Un panel di relatori e di relatrici di prim’ordine con un densissimo calendario composto da 32 appuntamenti che si terranno in 21 municipalità comprese tra le province di Brescia, di Bergamo e di Cremona. Fedele al fortunato binomio luogo-pensiero, la Kermesse è ai nastri di partenza, pronta a dare il via ad una vera e propria maratona dal carattere nomade ed itinerante.
È questo, infatti, l’aspetto che ne costituisce la peculiarità e ne segna il carattere eccezionale non solo in ambito nazionale, ma anche internazionale. Di qui la conferma per il settimo biennio consecutivo del riconoscimento europeo Effe Label, per la creatività, la rigorosa direzione scientifica, la diffusione della cultura sul territorio. La conferma di Soggetto di rilevanza regionale e l’alta adesione del Prefetto di Brescia.
Dal 5 giugno al 24 luglio si alterneranno lezioni magistrali, convegni, esperienze sensoriali, dibattiti in un inanellarsi di eventi capaci di attrarre un pubblico trasversale per età, provenienza geografica, formazione a riprova di quanto oggi – nell’era del phono sapiens e dell’idolatria dell’io – vi sia un bisogno concreto, anzi una fame di filosofia. Così commenta la filosofa Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival: «In stretta continuità con il tema dell’osare, il desiderare non è soltanto una questione che è stata affrontata sin dagli albori del pensiero, ma è insieme, come intuì Michel Foucault ne Le parole e le cose, “ciò che rimane perennemente impensato nell’intimo del pensiero”.
Desiderare, a ben vedere, potrebbe essere assurto ad una sorta di leit-motiv del nostro tempo. Di un presente difficile, iperconnesso, liquido, in preda alle incertezze e alle paure anestetizzate da promesse di felicità che diventano presto illusioni o delusioni e in prestazioni trasformate in atti apparentemente discrezionali come se fossero il frutto di desideri individuali liberi. Oggi però diventa quanto mai urgente chiedersi se il desiderare non rischi di tradursi in un diuturno appagamento di bisogni o di pseudo desideri alimentati da un consumismo senza posa e da una cultura dell’ “usa e getta” che investe trasversalmente cose e persone.
Non solo, siamo sicuri di sapere ancora distinguere tra un oggetto desiderato e un altro essere che è come me desiderante e che è sempre al di là di ogni mio tentativo di presa e di possesso? Siamo consapevoli delle differenze che passano tra volere, potere e desiderare o la cecità morale, per citare Bauman, che imperversa ci sta inducendo, nel paradosso di un continuo volere, ad un ottundimento del desiderio? Oppure vale la regola che solo chi ha potere può desiderare o, quanto meno, illudersi di farlo? Ma si può desiderare da soli? Infine, quale peso assumono, nell’odierna società secolarizzata e surmoderna, le ultime parole del Decalogo: “Non desiderare la roba d’altri” e “Non desiderare la donna d’altri”? E ancora, si può ancora desiderare quando vecchie e nuove paure, per rifarsi al compianto Marc Augé, ci insidiano? Quando la tecnocrazia imperversa e l’uomo, per dirla con Günther Anders, è antiquato?.
Qui di seguito i maître à penser chiamati a riflettere sul desiderare: Franco Arminio, Haim Baharier, Maurizio Bettini, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Catherine Chalier, Vanni Codeluppi, Danielle Cohen-Levinas, Umberto Curi, Giuseppina De Simone, Duccio Demetrio, Umberto Galimberti, Giovanni Ghiselli, Isabella Guanzini, David Le Breton, Francesco Miano, Elisabetta Moro, Salvatore Natoli, Marino Niola, Francesca Nodari, Mons. Vincenzo Paglia, Maria Rita Parsi, Massimo Recalcati, Francesca Romana Recchia Luciani, Francesca Rigotti, Andrea Tagliapietra, Massimiliano Valerii, Stefano Zamagni, Luigi Zoja.
Questi i comuni che hanno aderito all’iniziativa: Barbariga (BS), Caravaggio (BG), Collebeato (BS), Dello (BS), Erbusco (BS), Gardone Val Trompia (BS), Iseo (BS), Lograto (BS), Orzinuovi (BS), Orzivecchi (BS), Ospitaletto (BS), Roncadelle (BS), Sarnico (BG), Tavernole (BS), Trenzano (BS) e Villachiara (BS), con il nuovo ingresso dei comuni di Corzano (BS), Leno (BS), Lonato del Garda (BS), Ostiano (CR) e Verolavecchia (BS).
A corollario del Festival sono previsti una serie di eventi-cornice: tra questi l’originale contest artistico che scaturisce dal sodalizio tra la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e l’Accademia S. Giulia di Brescia, che ha l’obiettivo di unire l’amore per la filosofia e la passione per l’arte. Un bando pensato per stimolare la creatività di giovani artisti e che premia l’opera che meglio saprà interpretare il tema del Festival.
Per il secondo anno tornano, altresì, le Passeggiate filosofiche, un progetto attraverso il quale si intende promuovere il sentimento di riappropriazione della propria sensorialità con un vero e proprio “trekking” del pensiero, un viaggio all’insegna di una maieutica delle cose – come se fossero loro a parlarci mettendoci in una condizione di ascolto e di religioso silenzio – incamminandoci alla scoperta del Fiume Oglio, attraverso dei percorsi che si avvarranno del contributo di esperti del territorio di concerto agli interventi di filosofi e poeti.
Infine, di particolare rilievo, è il convegno volto a contrastare la violenza di genere – come ben si intende dal titolo: Desiderio malato – che si terrà giovedì 11 luglio nell’ampio cortile antistante la sede recentemente inaugurata della Fondazione. Interverranno: Fabio Roia, giudice e Presidente del Tribunale di Milano, Marina Calloni, filosofa politica, Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del «Corriere della Sera», Francesca Nodari, nella veste di filosofa morale. L’incontro, moderato dal giornalista Paolo Conti, ospiterà numerosi rappresentanti istituzionali, tra i quali: Maria Rosaria Laganà, S. E. il Prefetto di Brescia, Gianpietro Maffoni, Senatore della Repubblica, Emilio del Bono, Vice-presidente del Consiglio di Regione Lombardia e già sindaco di Brescia, Anna Maria Gandolfi, Consigliera di Parità regionale, Silvano Brescianini, Presidente Consorzio Franciacorta