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Arte e vita quotidiana: Julian Opie trasforma la Piazza del Quadrilatero di Milano in un Museo a cielo aperto

All’interno del Portrait, il lussuoso brand nato dalla famiglia Ferragamo e gestito dalla Lungarno Collection, la Piazza del Quadrilatero di Milano è diventata rapidamente un vibrante punto di riferimento per residenti e turisti. Questo spazio, rigenerato da un meticoloso restauro conservativo realizzato dall’architetto Michele De Lucchi e completato alla fine del 2022, emana una nuova energia e assume un aspetto decisamente più dinamico.

A portare ulteriore vitalità a questa suggestiva agorà è l’installazione “Walking in Milan” di Julian Opie, visibile fino al 27 agosto. L’artista inglese, noto a livello internazionale e con opere esposte in prestigiose istituzioni come la Tate, il British Museum, il Victoria & Albert Museum, la National Portrait Gallery di Londra e il MoMA di New York, presenta otto sculture monumentali e tridimensionali. Queste opere, caratterizzate dall’estetica minimalista e colorata che contraddistingue Opie, rappresentano figure comuni, immortalate nella loro quotidianità mentre attraversano lo spazio urbano.

Le walking figures di Opie non solo riflettono i passanti reali, ma si fondono armoniosamente tra loro, diventando simboli di una realtà quotidiana che celebra l’incontro, l’aggregazione e la socialità. La piazza si trasforma così in una grande sala museale a cielo aperto, dove l’arte e la vita quotidiana si fondono in un dialogo continuo e coinvolgente.

«La regolarità matematica della piazza, enfatizzata dai suoi quattro lati uguali, rappresenta uno spazio ideale per l’esposizione di opere. Il porticato con la sua arcata coperta nasconde e poi rivela infiniti punti di vista così come il loggiato superiore che offre un’ulteriore prospettiva», spiega l’artista. 

Julian Opie trae ispirazione dalla statuaria classica per le sue sculture esposte, reinterpretando l’iconografia tradizionale dei personaggi su piedistalli nelle piazze come simboli di bellezza e potere. In questa installazione, curata da Valentina Ciarallo, Opie modernizza il concetto antico, mettendo al centro della scena persone comuni, trasformandole in protagonisti del paesaggio urbano.

Le sculture catturano l’essenza dei soggetti, permettendo agli osservatori di identificarsi con le figure rappresentate. Questo crea un dialogo tra il visitatore, l’architettura circostante e il tessuto urbano, raggiungendo l’obiettivo di Opie di creare un’interazione significativa. La piazza si trasforma così in un luogo di incontro e riflessione, dove l’arte e la vita quotidiana si fondono armoniosamente.

«Ho disegnato persone che camminano in città, metropoli e villaggi in tutto il mondo. Gente comune, lavoratori che rientrano dalla pausa pranzo, donne alla moda con borse piene di loghi. Ogni essere umano è preso nei suoi pensieri, vestito a modo suo confondendosi con gli altri. C’è una bellezza e un’energia in ogni figura che cammina e l’andatura individuale è particolare e rivela molto del soggetto», aggiunge Opie.

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Anna Lobascio

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