La via Francigena trascina il turismo: un indotto da oltre 25milioni di euro
Un turismo lento, di qualità, in grado di attirare tanto i connazionali quanto gli ospiti stranieri: stiamo parlando del cammino della via Francigena che, nel 2023, ha coinvolto ben 70 nazionalità e generato un indotto di oltre 25milioni di euro. La Francigena come Santiago? “Si può fare” verrebbe da dire, specialmente in previsione del Giubileo del 2025 in cui si stima un afflusso di 100mila pellegrini in piazza San Pietro. Oltre 60mila le ricerche online per il cammino francigeno negli ultimi 12 mesi, in aumento del 22% rispetto al medesimo periodo del 2022.
Il percorso di 3.200 km coinvolge l’Italia per quasi 2000 km lungo un asse che tocca oltre 400 Comuni, spesso ubicati fuori dai circuiti turistici, o aree rurali. Questi territori cosiddetti “minori” sono in rete tra loro grazie al lavoro dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, fondata nel 2001.
Proprio per valorizzare questo gioiello, l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) e il Ministero del Turismo hanno siglato un Protocollo d’Intesa mirato a promuovere e valorizzare la Via Francigena come itinerario culturale e turistico di rilevanza internazionale.
Con l’obiettivo di consolidare la Via Francigena asse del turismo lento e del pellegrinaggio in Italia, in armonia con l’intero percorso europeo e in linea con il Piano Strategico del Turismo 2023-2027, il Protocollo d’Intesa si propone di sviluppare azioni condivise per strutturare, valorizzare e promuovere il cammino della Via Francigena a livello nazionale e internazionale.
La Via Francigena, riconosciuta itinerario culturale del Consiglio d’Europa nel 1994, celebra proprio nel 2024 i trent’anni di questo prestigioso conferimento europeo che attraversa quattro Paesi: Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia. Il dossier di candidatura venne presentato proprio dall’allora Dipartimento Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero italiano del Turismo, in accordo con il comitato di coordinamento guidato dalla Regione Emilia-Romagna.
Come affermato in precedenza, il numero di pellegrini sulla Francigena è in continuo aumento, e attualmente arrivano sul sentiero da 70 Paesi in tutto il mondo (provenienti dall’Europa, soprattutto Italia, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Paesi Scandinavi; e da fuori Europa soprattutto Stati Uniti, Canada e Australia). Otto pellegrini su 10 affermano, inoltre, di voler tornare sulla Via Francigena come turisti per approfondire la conoscenza dei luoghi e con una permanenza più lunga.
Le statistiche evidenziano che il pellegrino che percorre la Francigena permane nel territorio mediamente 8-10 giorni ed ha una capacità di spesa giornaliera di 50/60€ per chi cammina per lunghe tratte, mentre aumenta sensibilmente per chi si muove nel weekend o entro la settimana. L’80% si sposta a piedi, il 20% in bicicletta. In leggera prevalenza c’è il pubblico femminile. L’età spazia da 16 a oltre 80 anni. AEVF ha stimato in 500 mila i camminatori, camminatrici e pellegrini che, nell’ultimo decennio (‘12-‘21), hanno percorso l’itinerario per almeno una settimana. Il periodo? Si cammina tutto l’anno ma in prevalenza in primavera e in autunno.