Le università telematiche in Italia stanno registrando una crescita esponenziale, trainata da una domanda sempre più forte di flessibilità negli studi universitari. Nell’ultimo anno, il numero di immatricolazioni ha raggiunto cifre record, con oltre 160mila nuovi iscritti alle diverse università online riconosciute dal Ministero dell’Istruzione.
Una crescita che, pur iniziata anni fa, ha avuto un’accelerazione notevole durante la pandemia di Covid-19, consolidandosi anche negli anni successivi. Ma cosa spinge sempre più studenti a scegliere una laurea online? E quali sono i corsi di laurea più gettonati?
Le università telematiche: numeri e trend
Attualmente in Italia sono undici le università telematiche riconosciute dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca): eCampus, Uninettuno, Unimarconi, Mercatorum, Pegaso, San Raffaele, Unitelma, IUL, Unifortunato, Unidav e Unicusano.
Queste istituzioni offrono corsi di laurea che spaziano dalle discipline umanistiche a quelle scientifiche, con piani di studio strutturati per adattarsi alle esigenze di chi deve conciliare lo studio con altri impegni, come il lavoro o la famiglia
Nel 2023, secondo i dati più recenti, si è registrato un aumento delle iscrizioni di circa il 15% rispetto all’anno precedente (+4210% negli ultimi dieci anni). Un dato significativo, se si considera che le immatricolazioni nelle università tradizionali sono rimaste pressoché stabili. Questo aumento è stato trainato principalmente da due fattori: la maggiore accessibilità economica delle università telematiche e la crescente domanda di percorsi formativi flessibili.
Gli indirizzi più cercati
Le facoltà più ricercate presso le università telematiche riflettono in parte i trend che si osservano anche nelle università tradizionali, con alcune differenze legate alle specificità di chi sceglie di studiare online. Tra i corsi più gettonati troviamo Scienze Economiche, Scienze Giuridiche e Ingegneria Informatica.
Il corso di laurea in Economia, in particolare, è tra i più popolari perché offre competenze trasversali e molto richieste nel mercato del lavoro, permettendo agli studenti di sviluppare capacità che spaziano dalla gestione aziendale alla finanza e al marketing. Anche il corso in Giurisprudenza è molto apprezzato, in quanto consente di acquisire una laurea quinquennale necessaria per accedere alle professioni legali, come avvocato, magistrato o notaio, con la comodità di poter gestire le proprie tempistiche di studio.
L’area informatica e tecnologica, con corsi come Ingegneria Informatica o Scienze e Tecnologie dell’Informazione, è in forte crescita, alimentata dall’alta domanda di professionisti nel settore IT. Non sorprende che questi corsi attirano un pubblico di studenti già inseriti nel mondo del lavoro che desiderano migliorare le proprie competenze tecniche o riconvertirsi professionalmente.
Perché scegliere una laurea online?
La motivazione principale che spinge sempre più persone a iscriversi a una laurea telematica è senza dubbio la flessibilità. Le università online permettono di seguire le lezioni in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, una caratteristica fondamentale per chi lavora a tempo pieno, ha impegni familiari o vive lontano dai principali centri universitari. La didattica si basa su piattaforme di e-learning, dove gli studenti possono accedere a video-lezioni, materiali di studio e sostenere esami da remoto.
In secondo luogo, il risparmio economico rappresenta un altro fattore decisivo. Le università telematiche, pur richiedendo tasse d’iscrizione, spesso risultano meno onerose rispetto alle università tradizionali, soprattutto se si considerano i costi di trasferta e soggiorno per chi dovrebbe studiare lontano da casa.
Non meno importante è l’approccio formativo personalizzato. Molte università telematiche offrono tutor individuali per supportare gli studenti durante il percorso di studio, facilitando la gestione dei tempi e lo svolgimento degli esami. Questo approccio può risultare particolarmente vantaggioso per chi, avendo interrotto gli studi in passato o avendo un percorso formativo non lineare, desidera tornare sui banchi universitari senza dover seguire ritmi imposti da altri.
L’evoluzione del mercato del lavoro e l’impatto delle lauree telematiche
Un altro aspetto da non sottovalutare è il cambiamento nel mercato del lavoro. Sempre più aziende considerano valide le lauree telematiche, soprattutto per ruoli che richiedono competenze pratiche e aggiornate, come quelli nell’ambito IT o nel management aziendale. Inoltre, il modello di lavoro da remoto, ormai diffuso, ha reso meno rilevante la distinzione tra formazione in presenza e a distanza, aumentando la legittimità delle lauree conseguite online.
Tuttavia, esistono ancora alcune resistenze culturali, soprattutto in ambiti più tradizionali come quello giuridico o sanitario, dove il percorso formativo in presenza viene ancora considerato di maggior valore. In questo contesto, le università telematiche stanno lavorando per migliorare ulteriormente la qualità dei loro programmi e per rafforzare le partnership con il mondo aziendale, al fine di colmare il divario percepito tra i diversi percorsi di studio.
La riforma al vaglio
Il boom di immatricolazioni descritto poc’anzi non è certo passato inosservato “ai piani alti”; da qui la decisione di apportare una riforma alle lauree telematiche in ottica di miglioramento del servizio e maggior trasparenza frutto del lavoro congiunto dell’ANVUR e del CUN, sostenute dallo stesso Ministero dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Questi i punti focali del decreto di prossima discussione e applicazione:
- Lezioni in diretta (e in presenza, seppur telematica). La bozza del testo della nuova riforma obbligherà i singoli corsi di studio a offrire una chiave ibrida: il 60% delle lezioni potrà essere registrato e consultabile dallo studente (attraverso la piattaforma di e-learning dedicata) a suo piacimento. Il restante 40%, invece, prevederà delle lezioni in diretta (in alcuni casi può anche essere prevista la presenza fisica in una delle sedi del singolo Ateneo), in modo tale da consentire allo studente di interagire direttamente con il docente.
- Esami in presenza e dal vivo. Non sarà più possibile sostenere esami a distanza attraverso le piattaforme dedicate. Le verifiche di fine corso, dunque, dovranno essere effettuate in presenza, in una delle sedi dell’Ateneo (al netto di cause di forza maggiore, come “motivi sanitari).
- Numero di docenti. Visto l’aumento degli iscritti ai corsi delle Università telematiche, la normativa vigente presuppone un netto aumento del numero dei docenti.
- Formazione continua. Il suddetto decreto prevede l’obbligo – per i docenti – di partecipare a corsi di aggiornamento. Anche il materiale dovrà essere costantemente rinnovato.