Turismo e investimenti immobiliari: il business model focalizzato su Bali
Ogni vita è un libro e meriterebbe di essere letto. Alcune trame però sono più (av)vincenti di altre. Partire da Milano, decidere di troncare completamente con il passato, raccogliere tutta la propria esistenza in 14 valigie e ritrovarsi catalizzatori di investimenti di alto livello in proprietà immobiliari a Bali è decisamente singolare.
Francesca Rizzo e Michele Porinelli erano già due soggetti curiosi e intraprendenti qui in Italia: lei, proveniente da quattordici anni in Mediaset, lui libero professionista.
“Nel 2016 ho deciso di compiere il grande salto. Ho lasciato una carriera consolidata per esplorare nuove opportunità –racconta Francesca– È stato allora che io e Michele abbiamo unito le nostre forze, iniziando a dedicarci al settore immobiliare. Da un primo approccio nel flipping — l’arte di acquistare, ristrutturare e rivendere immobili — ci siamo evoluti, diventando investitori immobiliari a tutto tondo”.
Forse non avrebbero immaginato di ritrovarsi qualche anno più in là a innovare il modello di business connettendo investitori italiani e uno dei mercati con la più promettente crescita turistica del globo: secondo uno studio di Bankitalia e Enit, Bali si sta affermando come meta in continua crescita nel comparto turistico. Nel 2023 ha raggiunto una spesa turistica di 73 milioni di euro, con un incremento annuo del 10%.
Oggi, il luogo dove loro lavorano e investono sta diventando la meta più redditizia negli investimenti immobiliari: secondo l’analisi di AirDna, la piattaforma fondata da Airbnb, Booking e Vrbo, Bali offre opportunità di guadagno medie di 40.000 euro annui. Nell’ultimo anno le rendite sono aumentate del 13%. A questo si aggiunge la stabilità socio politica, che unita alle bellezze naturali, rende il luogo quasi irresistibile.
Passione per gli immobili e coraggio di sperimentare
Francesca ricorda ancora la decisione di andare via dall’Italia e volare verso Dubai, con tutta la vita in valigia.
Una scelta ardita, visto che nel 2019 proprio lei fondò qui in Italia la Francesca Rizzo Academy, per “ispirare e formare chi desiderava avvicinarsi al nostro mondo. Raccontavamo le nostre acquisizioni, le ristrutturazioni, le sfide quotidiane. In un settore tradizionalmente dominato dagli uomini, il mio ruolo come donna imprenditrice e, successivamente, come mamma, è stato stimolante e ispirante per molte altre donne”.
Ma la meta di Dubai si è rivelata meno idonea rispetto alle aspettative, per ragioni culturali e personali. “Cercavamo un posto dove la vita fosse al caldo, un paese in via di sviluppo dove vivere tranquilli, non un ambiente internazionale”.
Oltre a tutto, lo scoppio della pandemia da Covid 19 non ha facilitato le cose.
“Alcuni video messi da un ragazzo su YouTube ci hanno fatto riconsiderare Bali, in cui eravamo stati come turisti qualche anno prima. Perciò abbiamo atteso l’apertura delle frontiere per insediarci, facendo tappa temporanea nella mia casa di famiglia in Kenya e lasciando 12 dei 14 bagagli stivati a Dubai”.
Nel marzo del 2021 la coppia arriva a Bali. Ma la regolamentazione giuridica della proprietà è molto diversa dal modello italiani e la prospettiva di fare “flipping” (ristrutturare per rivendere) non paga.
In Indonesia vige spesso una pratica che si chiama “leasehold”, una sorta di leasing per un certo numero di anni, alla fine del quale si rinnova la formula o si restituisce la proprietà”.
L’esperienza nel mercato immobiliare e il rispetto -che Francesca cita come un mantra- della cultura locale portano all’individuazione del modello di business vincente: fare leasehold più brevi, in media di cinque anni, mettendo la proprietà a reddito su RB&B.
“Inizialmente abbiamo usato capitali nostri: a Bali in sei mesi è possibile costruire una villa, non ci sono le pastoie burocratiche capaci di bloccare un cantiere per anni”. Perciò, nel luglio 2022 l’avventura inizia con la prima villetta di due piani già costruita e messa a reddito su RB&B. Poi, seguono altre case. La grande popolarità raggiunta sui social e l’interesse che il business model catalizza, fanno da volano.
Un modello di investimento win win
Il nostro modello di business consente di effettuare l’investimento interamente da remoto; non è necessaria la presenza fisica sul posto, così come non servono le visite periodiche di controllo sullo stato di avanzamento lavori; ci occupiamo direttamente noi di tutte le procedure da seguire: aspetto che consente di far risparmiare tempo e denaro agli investitori” prosegue Rizzo.
Chi investe, con la formula del leasehold, in un lasso di tempo da definirsi, porta a casa un bel gruzzolo: il ROI cambia in relazione alla decisione di lasciare giù il capitale integralmente e riaverlo -esclusi gli interessi maturati mensilmente- dopo un certo numero di anni, oppure a quella di farsene restituire una parte.
Ad oggi, la società ha già completato nove ville, con molte altre in cantiere. “Il nostro obiettivo è chiaro: entro il 2026 puntiamo ad avere 30 ville a reddito e un resort con spa completato, per arrivare a 100 ville entro il 2027. Non è solo un traguardo numerico, ma il simbolo di un sogno costruito mattone dopo mattone, con amore, dedizione e la forza di una famiglia che non ha mai smesso di credere nei propri obiettivi”
Nel business model di Michele e Francesca, l’aspetto umano è preponderante.
Lavoriamo tantissimo con balinesi, rispettiamo la loro cultura. Durante la pandemia, cercavamo un autista e al nostro annuncio hanno risposto in tantissimi. Abbiamo scelto un ragazzo che si è presentato con una bambina piccola: oggi è il nostro manager/supervisor, che ci aiuta a dialogare con le municipalità e contrattare per i terreni. Spesso gli accordi li facciamo seduti a terra a gambe incrociate con lui che ci fa da interprete”.
“Gli affitti turistici a Bali possono garantire rendimenti significativamente più alti rispetto agli affitti a lungo termine. Durante l’alta stagione, molti proprietari riescono a coprire le spese annuali con solo pochi mesi di affitto. Inoltre, la domanda di alloggi turistici è in costante crescita, grazie anche all’aumento dei voli diretti e all’espansione dei mercati emergenti” spiega Porinelli.
L’Indonesia, inoltre, secondo le previsioni della multinazionale di consulenza Pwc, nel 2050, si classificherà al quarto posto a livello mondiale, per prosperità economica, superando Germania e Regno Unito.
E questo lascia intravvedere un future fulgido per i founder di Bali Holiday Properties.
I social, come accade alle storie autentiche e ispiratrici, hanno fatto da cassa di risonanza: