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Fiscalità, Fiere, Formazione: le 3 F di Daniela Santanché per il turismo

Fiscalità, Fiere, Formazione: le 3 F di Daniela Santanché per il turismo

Al Forum del turismo in agenda ieri a Genova, il Ministro del Turismo Daniela Santanché ha definito le priorità di un settore cruciale per la nostra economia. Secondo le stime di Banca d’Italia infatti il turismo dà un contributo pari al 13% del PIL, offrendo 2 milioni e 700 mila posti di lavoro.  Il Centro Studi turistici di Firenze, rileva che le presenze nelle strutture ricettive sono state di 443,5 milioni, in aumento dell’8% rispetto al 2022. In particolare, le città d’arte crescono dell’11,4%; i numeri superano quelli precedenti alla pandemia. 

Con punte come quella di Assisi, che ha registrato oltre 5 milioni e 200.000 visite nel 2022, in ulteriore crescita nel 2023. 

All’orizzonte ci sono il G7 del turismo, che avrà luogo il 13, 14, 15 novembre in Toscana, a Firenze, il Giubileo e i giochi Olimpici Milano Cortina del 2026. Doveroso, perciò fare il punto su un settore cruciale in quanto trasversale, che offre centinaia di posti di lavoro e non li trova.  

La prima F del ministro Santanché: Formazione

Il Ministro Santanché ha ricordato eccellenze come la scuola alberghiera di Stresa, oggi non più attiva. “Siamo indietro sulla formazione, dobbiamo recuperare. Abbiamo stanziato 21 milioni di euro per le scuole di eccellenza ma risulta altresì necessario dare uno status ai lavori legati al turismo. Servono direttori di alberghi, maître, camerieri formati per fare questo lavoro al meglio”.  Vale la pena sottolineare che oggi alla scuola alberghiera di Losanna sono tanti gli insegnanti italiani, che potrebbero tornare a formare i giovani qui sul territorio. 

Per anni la cultura dominante ha promosso il liceo, classico o scientifico, come simbolo di status, relegando gli istituti tecnici a scuole di serie B. Ecco dobbiamo tornare a valutarli come centri di formazione, non solo nel turismo. Mancano carpentieri, saldatori, mancano i lavori fondamentali per il tessuto economico del paese”.

Fiere e Fiscalità: potrebbe proseguire dopo giugno la tassazione al 5% sulle mance

Oggi la tassazione sulle mance è al 5% e il ministro ha rimarcato come queste iniziative, fra cui le decontribuzione sugli straordinari, siano progetto centrale di un “governo politico, i cui componenti hanno la stessa visione strategica, sul futuro, sul lavoro. La volontà di mantenere questo provvedimento c’è, ma per essere chiari devo dire che i soldi ci sono fino a giugno. Cercheremo di portarlo avanti”. 

Al pari, Daniela Santanché ha sottolineato l’importanza delle fiere come elemento attrattivo per un turismo alto spendente e il valore die borghi, promossi grazie a “bandi per aiutare i piccoli comuni che fra le altre cose rappresentano le eccellenze eno-gastronomiche del nostro paese”.

 

Aumenta la spesa pro capite dei turismi. Obiettivo: destagionalizzare

I numeri portati dal Ministro Santanché parlano di un aumento della spesa pro capite, pari all’8% in più in media. Anche il periodo di permanenza cresce  rispetto allo scorso anno. Come ha sottolineato la Presidente di Federturismo Marina Lalli, “non  siamo più di fronte al turismo di inizio secolo, fatto di trasferimenti per mesi, bensì a un turismo veloce, da week end. Bisogna destagionalizzare, spandere il flusso su tutto l’anno, migliorare i trasporti che sono la dirimente fra la scelta di un luogo e la sua eliminazione in quanto scomodo da raggiungere”. 

La quarta F: Ferrovie. I treni storici fulcro del G7

Portare i membri del G7 turismo su un treno storico, magari con una tratta a vapore. Recuperare la magia della storia con destinazioni che il mondo ci invidia. A questo proposito, attore di riferimento anche per il ministro Santanché (“stiamo aspettando le sue proposte”) è Luigi Cantamessa, amministratore delegato  di Treni turistici Italiani e Direttore Generale di Fondazione Fs, che ha materializzato scenari onirici come il treno della costa azzurra, che partirebbe da Milano con carrozze made in Italy e la possibilità di degustare prelibatezze cucinate come una volta, magari su ceramiche fabbricate anch’esse in Italia. Recuperare antichi percorsi, su binario, per riportare il turista  a godersi lo scenario al di fuori dei mezzi canonici e affollati. 

Sostenibilità e difesa del mare le parole chiave

La sostenibilità è un imperativo per tutti, dettato dal mercato stesso. Anche le grandi navi da crociera la hanno adottata come policy da tempo basti pensare alle navi a gas naturale liquefatto che Costa Crociere ha pensato nel 2018: “questo ha significato pensare alla catena di approvvigionamento, alla sicurezza –ha detto l’ad di Costa Crociere Mario Zanetti. “Una nave da crociera è una città che si muove: noi oggi separiamo il 100% dei rifiuti, il 90% dell’acqua che usiamo viene prodotto de-salinizzando e purificando. La tecnologia ci ottimizza le rotte, abbiamo lubrificazioni ad aria della chiglia per un minor consumo

Anche nel settore degli yacht, come ha spiegato Marina Stella di Confindustria Nautica, vigono ormai scafi in carbonio, motori ibridi, bio-combustibili, riduzione di emissioni e minor velocità. Il nuovo cliente, come evidenzia una indagine Mc Kinsey, “è di età più bassa, fra i 35 e i 45 anni ed è disposto a spendere anche di più a vantaggio della sostenibilità”. 

Le criticità: linee di offerta integrate

Oltre alle tre F del ministro Santanché, il dito nella piaga –seppure lo scenario fosse ottimistico e avvincente- le ha messe la prof Debora Tortora di Criet-Uni Bicocca Milano: abbiamo difficoltà a innovare l’offerta a livello sovra regionale e a costruire linee di offerta integrate. 

Un esempio? Ciò che Criet sta facendo con la creazione di una Strada delle Olimpiadi che connetta i territori, con un progetto di comunicazione non convenzionale capace di agire attraverso micro eventi, apparentemente separati ma in realtà uniti da una linea comune. “Necessitiamo di un modello di impresa coesiva –ha detto Tortora- che pur non operando nel sociale ha compreso l’importanza di mettere al centro le relazioni interne e con il territorio per rendere circolari le filiere”. 

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