“Non funzionerà”. “Non è possibile”. Il visionario trova sempre sulla sua strada dissonanze di questo tipo.
Quando David Materazzi decise di posizionare la Orion Software Development – fucina di un gestionale per gli operatori di borsa- nel nucleo della campagna aretina, gli piovve addosso qualsiasi tipo di dissuasione.
Le Cassandre avranno già iniziato a mangiarsi le mani (e la lingua) ai primi 3.500 clienti di gran parte negli USA. Oggi che i clienti di Galileo FX sono 10.000 in oltre 80 paesi 80% USA), per 6 milioni di euro di fatturato annui, la débacle dei miscredenti è totale.
Galileo FX, la sua creatura, ha respinto al mittente un’offerta di 15 milioni di dollari da parte di un fondo britannico, parlando chiaro della personalità e degli intenti di questo 36enne ormai soprannominato da alcuni “il Maverick del Fin Tech”.
«Siamo un’azienda che segue la visione e non le mode del momento. Vogliamo risolvere problemi complessi con soluzioni digitali semplici ed eleganti», ha detto lui, 36 anni, un amore per l’imprinting rinascimentale che ha traslato nel 2024. Qui abbiamo la miscellanea precisa del fuoriclasse: il giusto contenuto di ribellione, il pragmatismo, la disciplina, la personalità. Il caso non esiste e se investitori, operatori di borsa, edge fund, banche d’investimento e università ci hanno creduto, vuole dire che David l’alchimia l’ha distillata bene.
Lo hanno definito un anticonformista nel cuore, a dimostrazione del fatto che il successo non è cosa arida, necessita anche di pulsazioni ed emozione. Semplificare la complessità è una sorta di scienza che implica variabili multiple.
Punto uno: l’innovazione tecnologica
Che tipo di ausilio offre Galileo FX? I professionisti di borsa utilizzano indicatori matematici e analisi dei dati per decidere quando acquistare e vendere azioni.
I software sviluppati dalla giovane startup aretina consentono agli operatori di automatizzare parte dell’analisi tecnica, pianificare le loro operazioni future e gestire il rischio in modo più efficace. Naturalmente, c’è lo zampino del machine learning.
Prima di fondare Galileo FX, Materazzi ha trascorso otto anni in una delle principali aziende di software finanziario a Toronto, dove è passato da specialista di marketing a responsabile delle vendite e del marketing. Durante il suo mandato, l’azienda ha gestito un volume di trading giornaliero di 3 miliardi di dollari e ha dato supporto a 3.000 trader in tutto il mondo. Questa esperienza ha fornito a Materazzi una prospettiva interna sul funzionamento dei mercati finanziari, in particolare nel contesto di ambienti di trading ad alto volume.
Punto due: il fattore umano
Materazzi ritorna nella natia Arezzo dopo un esordio a Milano e un trienno in Canada, a Toronto, come Marketing specialist e successivamente manager di una società leader nelle infrastrutture digitali per gli operatori di borsa. Ma – per ragioni climatiche, nostalgiche, temperamentali – ha convinto il suo CEO ad aprire un ufficio a Bettolle per lavorare da remoto.
Da qui, ha diretto un team di sette persone per cinque anni. Poi, raggiunto il ruolo di responsabile di tutte le attività Sales and Marketing dell’azienda canadese, ha lasciato il mondo del corporate americano.
Obiettivi? Rivoluzionare il settore non solo dal punto di vista tecnologico ma altresì di cultura aziendale. L’approccio non è money oriented, ma è a grandangolo, con il preciso intento di superare le aspettative del cliente.
«David ha questa straordinaria capacità di vedere dove sta andando il mercato prima di chiunque altro» dice uno dei suoi dirigenti senior. «Non si limita a reagire alle tendenze, le sta impostando».
Punto tre: senso critico e pensiero laterale. Padroneggiare il mercato senza essere un trader
La zampata del “destino” c’è: il giovane David montava e smontava computer già da infante. A 16 anni Materazzi gestiva la sua prima azienda, creando siti web e fornendo servizi online alle imprese locali. La sua attitudine in università Bocconi, a Milano, non era certo quella dello studente prono: ha messo spesso in discussione i docenti e ha aperto una sua consulenza sui social media.
La sua esperienza con software finanziari che gestivano miliardi è stata la base della futura evoluzione.
Chi lo critica per il fatto di non essere un trader, quindi di non avere le competenze precipue, sottovaluta il fatto che Materazzi conosca perfettamente le esigenze dei trader ma soprattutto ignora la potenza della visione.
Materazzi è profondamente coinvolto nello sviluppo dei sistemi di trading, dalla backtesting delle strategie all’integrazione con piattaforme leader come MetaTrader 4 e 5. Sotto la sua guida, Galileo FX enfatizza la gestione del rischio, l’analisi tecnica e la conformità normativa, tutti componenti critici del trading di successo.
L’affidamento della piattaforma sul backtesting e sui dati storici delle prestazioni per ottimizzare le strategie di trading sottolinea la sua competenza nell’utilizzare i dati di mercato passati per l’analisi predittiva. Inoltre, Materazzi ha garantito che Galileo FX aderisca a requisiti normativi complessi, come le regole FIFO negli Stati Uniti, riflettendo la sua consapevolezza dei quadri legali che regolano il trading.