Gli esperti non hanno dubbi: il mondo del retail è pronto per grandi cambiamenti e il 2024 segnerà il passaggio a un’esperienza d’acquisto sempre più indirizzata verso la personalizzazione. I principali brand retail ed e-commerce hanno, infatti, deciso di puntare sul trend globale del P2C (personalized-to-consumer) coinvolgendo una gamma sempre più ampia di prodotti come riportato in un recente articolo del portale Retail Dive.
Una mano ai venditori può arrivare dal web dal momento che si avvicina una rivoluzione per la pubblicità online. Entro la fine di settembre 2024 Google Chrome dirà definitivamente addio ai cookie di terze parti che consentono di tracciare l’attività dell’utente sui vari siti. La loro eliminazione permetterà il passaggio a un modello che preserva maggiormente la privacy degli utenti pur mantenendo la pubblicità, si creeranno gruppi di utenti con interessi simili e gli inserzionisti potranno inviare le proprie campagne pubblicitarie in modo meno invasivo.
Sono proprio i clienti i primi a chiedere la personalizzazione. Secondo una ricerca riportata da businesswire.com, il 62% dei consumatori si aspetta che i marchi facciano un lavoro migliore in termini di personalizzazione e il 70% tende a spendere di più in brand che offrono una personalizzazione ottimale al punto che, secondo i dati di Verified Market Research, il mercato dei prodotti personalizzati dovrebbe superare i 53 miliardi di dollari entro il 2030 con un tasso di crescita annuale composto del 9,69% dal 2023 al 2030.
La personalizzazione avviene sia all’interno dei negozi fisici, sia negli store digitali con un’attenzione particolare all’m-commerce, vale a dire la vendita di prodotti tramite dispositivi mobili, come smartphone e tablet. Secondo Statista il mercato dell’ e-commerce in Italia ha raggiunto nel 2023 il valore di 30 miliardi di euro crescendo di 3,6 miliardi di euro rispetto al 2016.
«Nonostante per gli acquisti di alto valore si continui a preferire il pc, l’utilizzo degli smartphone per lo shopping è destinato a crescere – spiega Claudio Honegger amministratore unico di Richmond Italia – Da una parte gli smartphone sono ormai oggetto di uso quotidiano, dall’altra propongono esperienze d’acquisto sempre più user-friendly grazie ad app intuitive, integrazione coi social media e metodi di pagamento sicuri e veloci».
Ecco allora, secondo gli esperti di Richmond Italia i cinque consigli per rendere l’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata:
- Analisi e segmentazione dei clienti: capire esigenze e desideri dei clienti attraverso sondaggi e analisi dei dati di acquisto. A seguire dividere l’utenza in base a caratteristiche comuni come età, interessi, comportamenti di acquisto. Questo permetterà di fornire servizi mirati.
- Comunicazione one-to-one: attraverso e-mail personalizzate, messaggi di testo, notifiche push e anche contatti telefonici è possibile offrire assistenza o suggerimenti personalizzati.
- Utilizzo della tecnologia: investire in tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati può aiutare a automatizzare e migliorare ulteriormente la personalizzazione dei servizi.
- Servizio clienti eccellente anche post-vendita: un servizio clienti impeccabile è cruciale per un servizio personalizzato. Essere disponibili e veloci anche dopo la vendita aiuta a mantenere i clienti soddisfatti.
- Raccolta feedback: ricevere costanti feedback dai clienti permette di adattare i servizi di conseguenza. Adattarsi alle esigenze mutevoli aiuta a mantenere un servizio personalizzato efficace nel tempo.