Cosa provi quando pensi ai soldi? Se i soldi e la ricchezza hanno un posto speciale nei pensieri delle persone, quali sono le emozioni che evocano? Gli Hyper hanno risposto dando sfogo alle loro emozioni in un gioco di associazioni.
Il Team ricerche di HYPE – la neobank italiana con oltre 1.8 milioni di clienti che semplifica la gestione dei soldi – in collaborazione con IPSOS, ha realizzato un’indagine sulla propria customer base, raccogliendo i dati aggregati e anonimi relativi a emozioni e valori legati al denaro e la percezione del benessere economico, nonché il livello di conoscenza finanziaria, coinvolgendo circa 4.000 persone – dai 18 ai +65 anni – rappresentative degli oltre 1.8 milioni di clienti della neobank che tra maggio e giugno 2024 hanno risposto a oltre 20 domande restituendo una fotografia attuale sul fenomeno della “Money dysmorphia ovvero sull’idea di benessere economico, sulla conoscenza finanziaria e sulle associazioni emotive che richiamano i soldi.
I soldi al tempo dei social: Gen Z è “Money Dysmorphia”
La “Money dysmorphia” o “Dismorfia monetaria” è una distorsione cognitiva che porta le persone a un’errata percezione della propria situazione economica. Questa distorsione nella percezione dei soldi e della ricchezza può influenzare in maniera significativa i comportamenti finanziari di un individuo portandolo a compiere decisioni irrazionali e può generare ansia, stress, insoddisfazione cronica e contribuire allo sviluppo di una vera e propria ossessione per la ricchezza, indipendentemente dalla reale condizione finanziaria.
La continua ricerca di una ricchezza esasperata può portare le persone a fare scelte rischiose e azzardate come l’overspending o, peggio ancora, intraprendere percorsi di investimenti senza il supporto di figure esperte. Infatti, se da un lato i social contribuiscono a diffondere informazioni finanziarie in modo più semplice rispetto al passato, avvicinando sempre più persone a queste tematiche, è altrettanto vero che il rischio di incappare in suggerimenti e pratiche finanziarie pericolose è molto più alto.
Si tratta di un fenomeno che, secondo gli studiosi che hanno iniziato ad analizzarlo, riguarda principalmente la Gen Z ed è associato soprattutto ai modelli finanziari e agli standard di ricchezza alimentati dai social media a cui siamo esposti quotidianamente e alla continua rincorsa, specialmente dei più giovani, per raggiungerli.
Anche un recente studio di Credit Karma accende i riflettori sulla Money dysmorphia, mettendo in evidenza che circa il 43% della Gen Z e il 41% dei millennial soffrano di una percezione errata delle proprie finanze, con il 48% della Gen Z che si sente indietro finanziariamente rispetto agli standard. Una percentuale che tra i Millennial sale fino al 59%.
Per quanto riguarda la customer base di HYPE che ha partecipato alla ricerca, i dati che emergono sembrano confermare il fenomeno: il 57% degli intervistati ritiene che i soldi siano una priorità, con i giovani tra 18 e 24 anni (72%) e tra i 25 e 34 anni (68%) che hanno mostrato le percentuali più alte.
Nonostante il 50% dei rispondenti abbia dichiarato di riuscire a vivere con tranquillità grazie al proprio reddito e il 7% in maniera agiata, il 61% ritiene che i soldi non siano mai abbastanza, con le due fasce più giovani sempre al comando (rispettivamente 75% e 68%).
Tra i 18-24 anni emerge la maggiore ossessione per la ricchezza (40%) rispetto alle altre fasce d’età, mentre la tendenza diminuisce con l’avanzare degli anni, arrivando al 3% per gli over 65. Gli uomini sono più ossessionati rispetto alle donne, con il 44% tra i 18-24 anni rispetto al 29% delle donne della stessa età.
In questo contesto, realtà come HYPE svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere una maggiore consapevolezza in ambito finanziario e contrastare la disinformazione, attraverso la diffusione di contenuti informativi e prodotti per una gestione responsabile ed efficiente del denaro.
Grazie alla sua customer base in costante crescita – che oggi conta oltre 1.8 milioni di clienti, HYPE gode di un punto di vista privilegiato sulle generazioni più giovani che le permette di instaurare con loro un dialogo e supportarli lungo un percorso finalizzato al raggiungimento di un benessere finanziario che non è necessariamente sinonimo di ricchezza estrema, quanto della capacità di gestire le proprie finanze in modo consapevole ed equilibrato.
Non solo, l’obiettivo è anche quello di aiutarli a sviluppare maggiori fiducia e ottimismo rispetto al loro futuro finanziario in un’ottica di money positivity, promuovendo un rapporto sano con il denaro in grado garantire stabilità e serenità.
Inoltre, per offrire una risposta concreta ai disagi che possono essere causati dalla Money dysmorphia, HYPE ha recentemente siglato un accordo con Serenis – la piattaforma digitale per il benessere mentale che offre percorsi di psicoterapia, psichiatria e supporto psicologico online con oltre 1500 psicoterapeuti in tutta Italia – che consente ai titolari di conto HYPE Premium di intraprendere un percorso con una figura specializzata, confermando il proprio impegno al fianco dei suoi clienti.
Le emozioni dei soldi
Quali emozioni evocano? ll team ricerche di HYPE ha espresso le sue emozioni attraverso un gioco di associazioni.
I risultati mostrano che pensare ai soldi evoca prevalentemente emozioni positive sia negli uomini che nelle donne, con circa il 50% di entrambi i generi che li associa a tranquillità, gratificazione e speranza. Tuttavia, nelle donne prevale l’associazione a emozioni negative come ansia (45% vs 27%), frustrazione (24% vs 14%) e senso di colpa (15% vs 9%).
Se Inside Out ci accompagna in un viaggio tra le emozioni di una tredicenne, con l’ansia grande protagonista, analizzando le risposte per fasce d’età emerge che le emozioni negative sono più prevalenti tra i giovani adulti, ma tendono a diminuire con l’età.
La preoccupazione per la propria situazione economica emerge in maniera più rilevante nei giovani adulti, in particolare nelle donne tra i 25-34 anni (37%) e negli uomini tra i 18-24 anni (34%) che probabilmente soffrono maggiormente l’incertezza dovuta alla crisi economica, all’aumento dell’inflazione e a una maggiore precarietà in ambito lavorativo. Mostra, invece, una progressiva riduzione con l’avanzare dell’età e negli over 65 scende al 18% per le donne e al 14% per gli uomini.
Più soldi, più ansia
Infine, restando nella sfera delle emozioni, è più elevato il livello di vergogna e ansia in chi vive in una situazione economicamente agiata rispetto a chi vive con alcune o molte difficoltà. In particolare, l’ansia raggiunge il 70% tra chi è agiato contro meno del 50% tra chi ha alcune difficoltà e, persino, rispetto a un 30% tra chi ha molte difficoltà. Anche la vergogna tocca il 20% e il 15% rispettivamente tra chi vive con tranquillità e in una situazione persino agiata contro un 14% di chi ha alcune difficoltà e un 9% di chi ha molte difficoltà.
Soldi: quanto valgono i valori? Indipendenza e successo visti da uomini e donne
Naturalmente, in generale, anche sul piano dei valori, le associazioni al denaro più diffuse sono quelle positive di indipendenza (55%), benessere (48%) e autonomia (46%), ma le differenze più interessanti emergono dal confronto tra i generi.
Gli uomini tendono maggiormente ad associare il denaro a successo (17% vs 12%), crescita (17% vs 10%) e potere (15% vs 11%); le donne, invece, lo vedono maggiormente come uno strumento per ottenere indipendenza (64% vs 52%) e progettualità (23% vs 19%).
Analizzando, anche in questo caso, le risposte per fasce d’età, emerge che le donne fin da ragazze (18-24 anni) sono meno autonome dei maschi nella gestione dei soldi (49% vs 38%). Un dato che, combinato a quello sull’indipendenza, potrebbe far riflettere sulla necessità di lavorare sul fronte socio-culturale per colmare il gender gap in ambito finanziario.
Oltre alla ricerca sulla propria customer base, la collaborazione tra HYPE e IPSOS prosegue anche ora che l’estate entra sempre più nel vivo con una serie di contenuti di informazione finanziaria attraverso degli approfondimenti sui temi più caldiche verranno condivisi sui canali ufficiali Linkedin, Instagram e TikTok di HYPE.