L’industria dei salumi in Italia sta per assistere alla nascita di un colosso, un’unione destinata a ridefinire il settore. GranTerre e Parmacotto hanno, infatti, recentemente annunciato una storica intesa per la creazione di un nuovo maxipolo italiano dei salumi. L’operazione di fusione tra i due gruppi promette di generare un’entità con ricavi annui complessivi superiori a 1,1 miliardi di euro, con l’obiettivo di superare i 1,5 miliardi entro i prossimi cinque anni.
GranTerre, azienda cooperativa con sede a Modena, e Parmacotto, marchio noto e consolidato sotto il controllo della società AZ – finanziaria di riferimento della famiglia Zaccanti – uniranno le forze per dar vita a una realtà senza precedenti nel panorama dei salumi italiani e internazionali. Il nuovo gruppo conterà su una rete di ben 20 stabilimenti produttivi, distribuiti tra i 14 salumifici di GranTerre e i 6 di Parmacotto. Grazie a questa unione, l’azienda rafforzerà la sua presenza sia sul mercato interno che in quelli esteri, con un particolare focus sui mercati dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.
L’intesa prevede il conferimento in Salumifici GranTerre dell’intera partecipazione in Parmacotto, creando così un gigante industriale con risorse e capacità per affrontare una crescita sostenibile e proiettata al futuro. Secondo quanto dichiarato dalle aziende, l’operazione sarà finalizzata nei prossimi mesi, una volta completati tutti i necessari passaggi operativi e normativi.
Il presidente di GranTerre, Ivano Chezzi, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo raggiunto, evidenziando come l’integrazione tra le risorse di GranTerre e Parmacotto segni un passo fondamentale per l’espansione dell’azienda e del comparto salumiero italiano in generale.
«Siamo sicuri che, grazie all’impegno costante degli azionisti, riusciremo a creare valore attraverso una sinergia capace di posizionare Salumifici GranTerre come la ‘casa comune’ della salumeria italiana», ha dichiarato Chezzi.
Dal canto suo, Giovanni Zaccanti, presidente di Parmacotto, ha sottolineato la volontà di continuare a investire in un settore strategico per il Made in Italy, orientando l’azienda verso una crescita forte e sostenibile. «Dopo un’importante fase di rilancio, Parmacotto è pronta per affrontare la sfida di diventare protagonista di un grande polo italiano dei salumi, dove innovazione, qualità dell’export e valorizzazione del territorio e dei consumatori saranno gli elementi chiave per il nostro successo», ha dichiarato Zaccanti.
In termini di struttura societaria e operativa, il nuovo maxipolo beneficerà del supporto di Intesa SanPaolo, che ha agito come advisor finanziario esclusivo per entrambe le società. Intesa SanPaolo, tramite la divisione Imi Corporate & Investment Banking, ha seguito ogni fase dell’operazione, curando gli aspetti finanziari e di fusione e acquisizione. La banca, infatti, ha un ruolo consolidato nella promozione e nella crescita delle eccellenze italiane e ha supportato con esperienza e professionalità questo importante progetto di aggregazione.
L’unione tra GranTerre e Parmacotto rappresenta non solo una fusione di risorse ma anche un modello di consolidamento che si fa carico di promuovere il valore autentico della tradizione salumiera italiana, unito alla modernizzazione di un settore sempre più rivolto a rispondere alle esigenze dei mercati globali. La nuova realtà imprenditoriale punta a diventare un riferimento sia per la produzione che per l’export, con investimenti mirati all’innovazione dei processi e dei prodotti e all’incremento della presenza internazionale dei salumi italiani.