Le sfide dei manager del futuro si vincono con la formazione
Le competenze manageriali possono essere acquisite? E se sì, quali sono necessarie per riqualificarsi e rilanciarsi nel mondo del lavoro? Sono questi i quesiti a cui ha risposto “For-Manager”, progetto di politiche attive per il lavoro promosso da Gruppo 24 Ore e 4.Manager, associazione costituita da Confindustria e Federmanager, presentato ieri in quel di Milano. Il nuovo percorso formativo si rivolgerà a 100 manager inoccupati che potranno acquisire, attraverso corsi in presenza e online, le nuove competenze richieste dalle aziende per affrontare quegli scenari che la mutata situazione economica e geopolitica impone e imporrà per restare competitivi sul mercato.
Cosa occorre, dunque, ai “manager del futuro”? Non solo preparazione “tecnica”, ma softskill e propensione al cambiamento come sottolineato nel corso dell’incontro da Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata Gruppo 24 Ore e Stefano Cuzzilla, presidente 4.Manager e Federmanager. In Italia, infatti, è ancora troppo marcato il gap tra domanda e offerta di manager “skillati”: secondo le elaborazioni dell’Osservatorio 4.Manager su dati Anpal, nel 2023 il 66,8% delle imprese ha avuto difficoltà nel trovare dirigenti formati, con un aumento del +11,5% rispetto al 2022.
Nel corso della presentazione del progetto sono intervenuti altresì Lorenzo Galanti, direttore generale Ice, Eraldo Minella, direttore generale servizi professionali e formazione Gruppo 24 Ore, Fulvio Peppucci, direttore generale Sole 24 Ore formazione, Fulvio D’Alvia, direttore generale 4.Manager e Giuseppe Torre, responsabile scientifico Osservatorio 4.Manager.
«E’ sempre più evidente che la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali in Italia è strettamente connessa ai processi di trasformazione che stanno interessando le aziende – ha spiegato Cuzzilla – Le imprese stanno vivendo l’obsolescenza delle competenze tradizionali, dovuta all’innovazione accelerata, a modelli economici sempre più dinamici e interconnessi e alle nuove aspettative dei lavoratori, in particolare riguardo alla sostenibilità e all’equilibrio vita-lavoro. Da qui l’urgenza di investire in nuovi paradigmi formativi e la nascita del progetto “For Manager”».
Sotto la lente di ingrandimento, il gender gap che vede l’Italia come fanalino di coda europeo, l’alfabetizzazione digitale e le politiche di ESG.
«Oggi rischiamo di non arrivare pronti alla sfida che ci pone l’Agenda 2030 – ha dichiarato d’Asero – Bisogna intervenire oggi sulle competenze del futuro per portare in azienda quel know how necessario che i tempi ci impongono».
Formazione e networking: le basi “del futuro”
Due i pillar fondamentali del progetto: competenze e conoscenze da un lato, networking dall’altro. Le competenze indispensabili per le nuove sfide del manager di oggi saranno fornite attraverso tre percorsi formativi di 32 ore ciascuno, fruibili da remoto, sulle aree tematiche di maggior impatto trasformativo individuate dal Sole 24 Ore: sostenibilità, internazionalizzazione e innovazione digitale. Il percorso, al via da febbraio 2024, sarà gestito da esperti di formazione manageriale, consulenti nella selezione e docenti universitari.
Tutti i percorsi formativi saranno completati da due sessioni in presenza della durata complessiva di 12 ore sul tema delle Soft skills, curate da Sole 24 Ore formazione, la scuola di formazione manageriale e imprenditoriale frutto della joint venture tra il Gruppo 24 Ore e Multiversity, primo Gruppo di Education in Italia con gli atenei digitali Mercatorum, San Raffaele Roma e Pegaso.
Il secondo pillar del progetto, come affermato in precedenza, sarà rappresentato dal tavolo di networking con le imprese che prevede un incontro di 4 ore al termine della formazione “canonica” tra i manager che hanno partecipato al corso ed una selezione di aziende partner del network del Gruppo 24 Ore.