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Bluehouse: legno, salute e design

Bluehouse: legno, salute e design

Chiunque sia entrato in una casa di legno, ha subito percepito il senso di comfort, di totale assenza di umidità, di calore anche a 19 gradi di temperatura. Però, nell’immaginario popolare, la casa di legno evoca il Tirolo, le ambientazioni bucolico-montane, il folklore. Immaginate ora di avere il meglio della natura e di unirlo al massimo della tecnologia e del design, “infilando” la vostra struttura in legno fatta con materiali igroscopici dentro un edificio cittadino, esattamente come un piede si infila in un calzino. 

Il filotto edil-naturalistico realizzato da Marco Bittuleri con la sua Opera Bluehouse è un virtuosismo che parte da tanta competenza pratica –è geometra, esperto in efficienza energetica, sostenibilità e salubrità degli edifici- da una vocazione familiare –il suo padrino ha creato il fondo Progenia a Lanusei, per monitorare le cause ambientali di malattia- e da un sogno: migliorare l’esperienza di vita tra le mura domestiche con strutture leggere, aria pulita, rispetto per l’ambiente e bellezza estetica. 

Nasce così una concezione moderna e antica, al contempo, di casa, per la gioia (anche degli occhi) e il benessere di chi la abita. 

Ogni tanto parlavo del mio intento di realizzare case in legno con mia mamma e mia zia, chiedendo loro come ovviavano al problema dell’umidità. E loro mi dissero che usavano  intonaci fatti con terra e impasto di calce. 

Le case potevano assorbire umidità, rilasciarla con lentezza e non si creava mai quell’effetto acqua che diventa condensa. Lì mi sono detto ma perché dobbiamo stavolgere ogni concetto abitativo quando possiamo industrializzare il legno”?

Bittuleri, classe 79, non ha perso tempo e in questi anni ha costruito in ogni senso, edile e non: a dicembre 2024 la sua Opera Bluehouse ha presentato esempi tangibili della piccola grande rivoluzione etico estetica a Milano, presso la sede di Ecosistema, il nuovo spazio multifunzionale di oltre 300 mq a due passi dal Duomo (via Gaetano Giardino 3). 

Milano è la città del design, qui anni fa la plastica era il materiale dell’innovazione. Ora vogliamo dimostrare che il legno si concilia con un design moderno, futuribile. Ed entriamo nella ristrutturazione”.

Chi aveva presenziato alla scorsa edizione, ha potuto constatare che in un attimo, si passava dal caos esterno all’armonia interna, con profumi e energie di pura pace. Ma non solo. Qui si parla anche di longevità e impatto ambientale. 

Il design che sposa la salubrità

L’azienda – nata in Sardegna con anche una seconda sede in Trentino-Alto Adige, progetta, costruisce e ristruttura in legno edifici e abitazioni, dando vita a case  intelligenti, capaci di provvedere al proprio fabbisogno energetico. I materiali utilizzati sono infatti di origine naturale e idonei  a  rigenerarsi autonomamente, in modo da garantire autosufficienza energetica e una condizione di vita domestica ideale, assolutamente salubre, senza trascurare gli alti standard antisismici.

Se prendiamo ad esempio il cappotto termico, elemento molto nominato in tempi di efficientamento energetico degli immobili, abbiamo un buon esempio di come  Bluehouse  innovi lo status quo. “Il nostro cappotto è traspirante, in lana di vetro e sughero. Non userò mai un prodotto sintetico perché è come adoperare benzina”. Inoltre, le case di Opera Bluehouse risolvono il problema del radon (un gas dannosissimo ormai onnipresente ai piani terra, ndr) “sollevando” gli edifici e facendo basi ventilate, in modo tale che vi sia un attraversamento dell’aria da una parte all’altra. 

A Roma, il team di Bittuleri ha dato un’ottima dimostrazione dell’efficienza e dei vantaggi di una casa realizzata in questo modo, anche dentro un edificio già esistente. 

Era una ex officina vicino al raccordo, abbiamo tolto il tetto lasciando i muri perimetrali e abbiamo  “infilato” la  struttura abitativa  dentro le  vecchie mura:  da fuori sembra fatiscente me dentro è una piccola rivoluzione.  Il tetto ha quattro finestre che mandano luce ed e diventato uno spazio Zen. 

Io amo il calcestruzzo per estetica, sono certo si possa usare in modo sostenibile,  ma il problema è  la gabbia di metallo che avvolge chi abita la struttura e che crea problemi di irradiazioni. Le nostre case evitano questo inconveniente”. 

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Valore eco sostenibile e performance economica

Chi frequenta la montagna sa bene che le testate di letto erano spesso fatte di pino cembro perché regolarizza il battito cardiaco e assorbe l’umidità mentre dormiamo. 

“La longevità è stata spesso associata esclusivamente all’ambito alimentare, ma un elemento cruciale della nostra vita quotidiana è rappresentato dagli edifici in cui trascorriamo il nostro tempo.”, ha dichiarato Bittuleri. “L’80% delle nostre giornate si svolge all’interno di ambienti chiusi, dove l’aria che respiriamo non è mai pura, alterata da un eccesso di umidità, dai detergenti che utilizziamo, ma soprattutto dai materiali costruttivi. 

L’uso di materiali naturali nelle costruzioni consente di migliorare sensibilmente la qualità dell’aria interna; questi sono poi facilmente reperibili, permettendoci di costruire una Bluehouse praticamente ovunque”. 

Del resto, la Bluehouse si ispira alle zone blu dell’Ogliastra, dove vive una popolazione di longevi attualmente studiata non solo sotto il profilo genetico, ma altresì epigenetico (ergo ambientale).

La filiera: i numeri dell’Osservatorio Edilizia in Legno 2024

Nel 2023 il settore delle costruzioni in legno in Italia ha messo a segno una crescita del 3,2% in valore. In particolare il 2,1% si colloca nel residenziale, il +5,7% nel non residenziale e il +1,9% nelle opere edili tradizionali. Questo e altri dati sono tratti dal   primo “Osservatorio Edilizia in Legno 2024” realizzato dalla Federazione “Filiera Legno”. 

Le regioni che guidano questo filone  sono Trentino-Alto Adige (21% della produzione), Lombardia (18%), Veneto (10%) e Piemonte (8%). Tuttavia, si osserva un progressivo consolidamento della filiera anche nel Centro e Sud Italia: in Alto Toscana, Umbria, Marche e Alto Lazio si concentra il 19% del valore della produzione, mentre in Sicilia gli operatori di mercato rappresentano il 6%. 

In Lombardia si concentra invece il maggior numero di realizzazioni nel settore delle costruzioni in legno, contribuendo a fare del Nord Italia il principale mercato di riferimento nel 2023, con il 54% del fatturato complessivo generato a livello nazionale. Il Centro Italia occupa per il settore il 38%, mentre Sud e Isole ha un peso in termini di rappresentanza di mercato dell’8%.

Il settore dell’edilizia in legno è caratterizzato soprattutto da piccole e piccolissime imprese, ma sono quelle di maggiori dimensioni a registrare le migliori performance: se infatti prendiamo in considerazione le sole aziende con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, la crescita media (rispetto al 2022) è stata del 4.6%, grazie probabilmente al fatto che sono queste realtà ad aggiudicarsi con maggiore frequenza i bandi per opere pubbliche.

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