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Casa: aumentano le domande di affitto, ma calano le disponibilità e crescono i canoni di locazione

Casa: aumentano le domande di affitto, ma calano le disponibilità e crescono i canoni di locazione

Casa mia, quanto mi costi! Fanno discutere i risultati emersi dalla prima edizione dell’Osservatorio Affitti di Crif, condotto da Nomisma per conto di CRIF e in collaborazione con Confabitare, pubblicati nei giorni scorsi. Sotto la lente d’ingrandimento il mercato degli affitti a medio e lungo termine nel Bel Paese dal momento che sono sempre di più i cittadini che, per esigenze personali, scelgono la locazione all’acquisto dell’immobile in cui vivere. Il primo nodo a venire al pettine riguarda la disponibilità di case in affitto sul territorio. 

Come si evince dall’Osservatorio, se l’Italia si dimostra essere un Paese caratterizzato da una proprietà diffusa, con ben il 57% delle abitazioni di proprietà di chi le abita e impiegate come prima casa, la percentuale di quelle messe in locazione è scarsa: solo il 10%. Ma il dato più stupefacente è che una percentuale ancora maggiore, ben l’11%, rimane inutilizzato.

Il motivo? Più spesso di quanto si pensi, l’indisponibilità dei proprietari a concedere il proprio immobile in locazione. Ben il 30% dei proprietari dichiara infatti di non voler mettere in affitto le proprie abitazioni, mentre il 10% dice di averlo fatto in passato ma di non averne più l’intenzione. La ragione, per il 40% di questi proprietari pentiti, sono le esperienze negative.

La conseguenza? L’aumento del canone di locazione che, solo nel 2023, è salito ben del 2,1%. 
Canoni più cari e il protrarsi della crisi economica hanno come conseguenza una morosità molto diffusa (il 13% degli affittuari ha dichiarato di aver saltato almeno un pagamento) che ha toccato un terzo dei proprietari. Nel 40% dei casi tale morosità è dovuta alla necessità dei locatari di far fronte a spese impreviste, mentre in un caso su tre alla perdita del lavoro o ad altre problematiche reddituali.

L’inquilino perfetto

Stabilità contrattuale o tipologia di lavoro in generale e assenza di pendenze di pagamento sono le caratteristiche considerate più importanti dai locatori.

Nonostante le difficoltà, circa il 50% dei locatori preferisce però attendere prima di intraprendere azioni legali per la morosità, facendo emergere il profilo di un “proprietario tollerante”. La percentuale di chi decide di procedere per vie legali aumenta però con il numero di abitazioni possedute.

La soluzione proposta dal Crif

Per ridurre le attuali criticità nel mercato degli affitti Crif ha introdotto il servizio “Affittabile”, che permette all’inquilino di qualificarsi di fronte al proprietario di casa attraverso un documento che da un lato attesta il livello di affidabilità del soggetto nel rispettare gli impegni di pagamento, dall’altro identifica il canone medio mensile sostenibile.

Una soluzione già presente in altri Paesi e che offrirebbe maggiore fiducia a tutto il settore.

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