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Alla scoperta di Bari, tra sviluppo economico e turistico

Alla scoperta di Bari, tra sviluppo economico e turistico L’Assessore Carla Palone: «Crescere è un gioco di squadra dove ognuno fa la sua parte»

Uno sviluppo commerciale importante per una città che sta diventando sempre più importante, in Italia, sia dal punto di vista turistico che economico: stiamo parlando di Bari, capoluogo di Provincia della Regione Puglia realtà che, tra poche settimane, si appresta ad ospitare i grandi della Terra per il G7. Ma quali sono i segreti di questa “nuova” Bari?

Lo abbiamo chiesto a Carla Palone, assessore allo Sviluppo Economico.

Bari

«Da imprenditrice è sempre stato un onore e, al tempo stesso, un dovere ricoprire questo incarico – spiega Palone –Proprio perché conosco da anni il mondo dell’Impresa mi sono chiesta, in epoca post pandemica, di cosa noi baresi avessimo bisogno. Una domanda che ho posto anche ai commercianti, ma invertendo la rotta: che cosa avrebbero potuto fare loro per il tessuto economico cittadino?» 

Da qui l’idea di creare DBari.it, piattaforma di sviluppo che ha convogliato in un unico incubatore commercio, relazioni e sociale.  «Siamo partiti dall’assunto che  ”Un negozio non è solo un negozio” – prosegue l’assessore – e ci siamo domandati cosa noi amministratori avremmo potuto realizzare per rivitalizzare il commercio locale e, allo stesso tempo, cosa i commercianti avrebbero potuto fare per noi cittadini.

Un negozio non è solo un negozio è l’iniziativa del Comune di Bari che sostiene le attività commerciali baresi attraverso la concessione di un contributo a fondo perduto fino a €50mila per progetti di sviluppo commerciale con impatto economico, territoriale, sociale e culturale». Nel Manifesto presente sul portale DBari.it, infatti, si legge: le attività commerciali rappresentano un’infrastruttura economica, sociale, relazionale e culturale diffusa in tutta la città […]Non vogliamo ‘autorizzare’, ‘rilasciare licenze’, ‘controllare’. 

Noi vogliamo incoraggiare e sostenere la scena commerciale barese; […] Le persone non vogliono solo comprare un prodotto o un servizio, vogliono vivere un’esperienza, fare parte di qualcosa, riconoscersi in un valore o in un linguaggio. Il commercio locale sta cambiando pelle. Sosterremo i commercianti baresi per affrontare il cambiamento.

E così ecco la magia delle sinergie che hanno permesso, per esempio, di realizzare corsi di guida sicura per chi compra scooter e l’integrazione tra realtà profit e non profit. 

«Un altro ramo cardine di DBari è quello che abbiamo definito “Impresa Prossima” – afferma ancora Palone – Scopo dell’iniziativa è quella di promuovere l’apertura di nuovi negozi in città con contributi a fondo perduto fino a 50mila euro in cambio del loro impegno a migliorare la vita del quartiere in cui si insediano. Il bando, a sportello aperto, è valido fino al 30 giugno 2024 (previo esaurimento risorse)».

Altri interventi previsti per favorire l’impresa e il commercio locale all’interno del macro contenitore di DBari sono quelli inerenti all’artigianato e allo sviluppo mercatale; nel primo caso il Comune ha previsto un finanziamento a fondo perduto fino a 60mila euro per l’apertura di botteghe artigiane a Bari Vecchia in cambio del “loro impegno a promuovere la cultura dell’artigianato artistico e di tradizione”. 

«Per dare ulteriore impulso ai mercati cittadini abbiamo spostato, in estate, l’orario di apertura facendo sì che le bancarelle rimanessero a disposizione di locali e turisti dalle 16 alle 21 – spiega ancora l’assessore – Inizialmente l’idea non era stata accolta favorevolmente da tutti, ma poi i risultati ci hanno dato ragione e, in alcune sere, abbiamo dovuto persino bloccare gli accessi per la grande affluenza».

Tradizione e Turismo: queste le due “T” sulle quali farà leva Bari anche nel prossimo futuro: «Il turismo in Puglia ha avuto un’autentica esplosione negli ultimi anni – conclude Palone – Specialmente tra imprenditori e industriali che giungono nella nostra Regione e nella città per lavoro, se ne innamorano, e vi fanno ritorno con le famiglie. Molte industrie e imprese, anche estere, stanno aprendo sul nostro territorio; vogliamo continuare su questa strada e portare avanti ciò che abbiamo costruito in questi anni con la consapevolezza che ciascuno debba fare la sua parte dal taxista al piccolo rivenditore artigiano.

Al tempo stesso dobbiamo preservare le nostre tradizioni: il centro storico ha visto l’incremento esponenziale di B&B e strutture ricettive a scapito talvolta delle botteghe. Da qui l’idea di Bari Artigiana e l’incremento di iniziative culturali sul territorio come ad, esempio, il Fuori Bif&st, una rassegna di appuntamenti culturali e di intrattenimento a tema cinematografico che, nel mese di marzo coinvolge le strade e le piazze cittadine, i cinema, gli spazi culturali e le attività commerciali durante i giorni di Bif&st». 



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