Bahamas: benessere consapevole e vacanze digital detox
Riuscite ad immaginare contemporaneamente un unico arcipelago corallino, 700 tra isole e isolette (alcune delle quali disabitate) e 260.000 chilometri quadrati dell’oceano più limpido al mondo? Noi ci abbiamo provato e vi portiamo alle Bahamas, dove tutto questo è possibile in nome di un benessere consapevole e di un silenzio digitale che regna sovrano.
Se siete in ufficio allora rilassatevi e pensate pure alla prossima escape, perché no, invernale.
Del resto, l’ultimo trend emergente sul fronte del turismo mondiale è proprio quello delle vacanze digital detox, che stanno diventando sempre più popolari in contrapposizione alla nostra quotidianità sempre più iperconnessa e stressante.
A qualsiasi latitudine, si punta dritto verso ritiri immersivi nella natura (ecoterapia) alla ricerca di tranquillità (calmcation) e a soggiorni su misura. Quella che si osserva a livello globale è una crescita del turismo rigenerativo, che va oltre la sostenibilità per ripristinare gli ecosistemi, il tutto associato a un aumento del benessere tecnologico. Altri trend includono esperienze di “edutainment”, ritiri focalizzati sulla salute mentale e programmi specifici per i giovani, insieme a un maggiore focus sulla sostenibilità idrica nelle spa.
Se poi si guarda in direzione longevità e prevenzione, ecco apparire all’orizzonte innovativi programmi wellness capaci di unire medicina preventiva, nutrizione e attività sanitarie, oltre ad essere spesso proposti in collaborazione con professionisti del settore salute. Non mancano naturalmente le esperienze immersive e sensoriali, dai bagni nella foresta alla meditazione sonora, con l’obiettivo di coinvolgere corpo e mente.
Cosa dire poi del benessere femminile? In tal caso, largo a retreat e servizi personalizzati dedicati alle esigenze psico-fisiche delle donne, dalla fertilità alla menopausa. Per chi vuole disconnettersi in toto ecco che il silent tourism si fa avanti tra esperienze in ambienti naturalistici e soggiorno dolci in strutture che promuovono il silenzio come forma di rigenerazione.
Sempre più chi viaggia cerca l’allontanamento consapevole e proprio in questo scenario si inseriscono le Bahamas, ben più di una classica destinazione balneare tropicale quanto piuttosto un luogo in cui riscoprire bellezza e benefici di una natura incontaminata mentre il blu infinito dell’oceano diventa specchio dell’anima e l’unica autentica riconnessione possibile è quella con se stessi.
Questo arcipelago caraibico, quasi magico, è una terra che accoglie, cura e rigenera. Ben lontano dai resort all-inclusive e dalle folle, isole come Andros ed Eleuthera stanno promuovendo nuove forme di turismo per viaggi capaci di nutrire il corpo, calmare la mente e risvegliare lo spirito.
Tra mangrovie secolari e profondi blue holes, l’orizzonte ad Andros si confonde tra cielo e mare in una sinfonia di azzurri che regalano pace e benessere. Non si tratta solo di spa di lusso o trattamenti estetici ma di un ritorno autentico alle origini: yoga praticato su deck sospesi a sei metri dalla battigia, meditazioni all’alba mentre il sole emerge con la possanza di una divinità greca dalle acque cristalline e immersioni a dir poco adrenaliniche nei celebri blue holes che sono porte verso mondi sottomarini ancora poco esplorati.
Il richiamo del silenzio alle Bahamas ha un fascino attrattivo senza eguali e il vero lusso coincide con la possibilità di … disconnettersi.
Il Kamalame Cay Soul Retreat – essenza assoluta di questa filosofia – è tra i rifugi più apprezzati. Frequentato da artisti e creativi europei in cerca d’ispirazione, offre un perfetto mix di luxury glamping di lusso e natura selvaggia. Tende eleganti con bagni all’aperto, orti biologici, spiagge dove l’unico suono è quello delle onde che accarezzano la sabbia corallina bianca in un tripudio di raffinata semplicità. C’è forse da volere di più?
Altrettanto accattivante l’Andros Beach Club, con i suoi deck da yoga vista oceano per esperienze di meditazione che fondono movimento e contemplazione alimentando un benessere da respirare a pieni polmoni tra aria salmastra e sabbia fine delle spiagge mentre nel canto delle onde si sperimenta la pace di mente e corpo.
Sull’isola di Eleuthera – il cui nome greco significa proprio “libertà” – è invece possibile assaporare la liberta interiore assoluta. Indirizzo imprescindibile, The Cove Resort garantisce un’esperienza di isolamento consapevole tra due baie dalla sabbia bianca. La spa di livello internazionale propone massaggi che utilizzano oli essenziali estratti dalla flora locale, mentre gli orti organici forniscono ingredienti per una ristorazione che è cura quotidiana del corpo.
Agli ospiti vengono proposte ogni giorno lezioni di yoga o pilates, meditazione guidata, escursioni nella foresta, osservazione delle stelle sotto il cielo notturno e gite in bicicletta nelle vicine piantagioni di ananas. Insomma…il Paradiso è qui e non può attendere!
Altro luogo unico al mondo nel suo genere è l’Embrace Resort a Staniel Cay, che propone periodicamente dei retreat a tema – dalla bush medicine tradizionale delle Bahamas, con degustazioni a base di piante, cura olistica di sé e rituali che nutrono l’anima come esercizi mattutini, bagni nell’oceano, dimostrazioni di preparazione di succhi, terapia del suono e rigenerazione spirituale fino a ritiri dedicati al riallineamento delle linee energetiche.
Ex colonia della Gran Bretagna oggi appartenente al Commonwealth delle nazioni, facilmente raggiungibili sia via mare sia via aerea, le Bahamas risplendono di suoni e colori in pieno Oceano Atlantico rappresentando nel cuore dell’area caraibica un compromesso eccellente fra vacanze esperienziali e soggiorni wellness.
Tra le tentazioni on site c’è senza dubbio la particolarissima cucina locale: si comincia al mattino con il dolce tipico della colazione bahamense ovvero il johnnycake, una torta a base di farina di grano, burro, latte, zucchero e lievito chimico, spesso servita insieme con pudding di mais e pane o con il guava duff, un impasto di farina di grano ripieno di polpa di guava accompagnato da salsa al rum.
Dal pranzo in poi bisogna solo scegliere tra zuppe di pesce, bolliti di carne e in generale piatti in cui campeggiano immancabili grits (semolino), riso e talvolta anche pasta al formaggio retaggio della dominazione britannica.
Alle Bahamas c’è tutto e si può fare tutto.
Golf, birdwatching, snorkeling, kayak, shopping al coloratissimo mercato dell’artigianato di Port Lucaya, passeggiate tra gli edifici coloniali dai colori pastello di Nassau, nuotate indimenticabili con i delfini, immersioni subacquee tra squali e pesci tropicali, grotte sottomarine e buchi blu, visite a splendidi parchi naturali e a luoghi mistici come la città di Atlantide, senza dimenticare i fenicotteri rosa che popolano l’Inagua National Park e i famosi maialini a Big Major Cay con cui poter fare il bagno.
Tra un momento di total relax e un’ “experience” da soli o in compagnia, almeno una volta va inoltre assaggiato lo “Sky Juice”, il cocktail preferito dai Bahamiani a base di cocco, gin e latte condensato.
E se è vero che la morale esiste non solo nelle fiabe, allora nel caso delle Bahamas la morale è questa: il lusso più grande non è ciò che si possiede ma ciò che si riesce a lasciare andare.